Le Scalinate dell'Arte
Alla Scoperta dell'Arte per le vie di Messina
Menu Rapido
Letteratura, Cinema, Televisione e Teatro
Alla Scoperta dell'Arte per le vie di Messina
letteratura.png
Menu Rapido
Architettura e Urbanistica
Alla Scoperta dell'Arte per le vie di Messina
nettuno.jpg
Menu Rapido
Pittura, Scultura e Fotografia
Alla Scoperta dell'Arte per le vie di Messina
miniportale3.jpg
Fumetto e Illustrazione
Alla Scoperta dell'Arte per le vie di Messina
Batman a Cristo Re - Lelio Bonaccorso.jpg
Menu Rapido
    
Share

PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Anticamente denominata Via dei Monasteri, o della Badie (a causa della presenza di conventi clausura), il nome della Via oggi ricorda la data (24 maggio 1915) dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale.

L’opera, non datata, appartiene al primo periodo dell’attività di Gaetano Chiarenza. Sotto la guida dell’artista Stello Quartarone, anch’egli coinvolto nel Progetto Linguaggio Arte attivato al Mandalari, iniziò prima a disegnare e poi a dipingere sulle lenzuola usate del manicomio. Siamo intorno alla metà degli anni ’90, l’esiguità di mezzi non ferma la grande vena creativa di Chiarenza che, qui, addirittura, arriva anche alla bellissima cornice auto costruita. 

L’autoritratto, non datato, testimonia il grande livello di questo artista, considerato, all’epoca, l’astro nascente della pittura messinese.  Scarse sono le notizie biografiche pervenute, così come poche sono le opere sopravvissute. La tela, firmata “Di Bella P. Venise (sic)” risale probabilmente al suo soggiorno Veneziano, attestato intorno al 1902, e testimonia sia la personalità netta e definita di questo artista, sia le sue influenze, in questo caso accostabili alla pittura di Eugene Carriere (Gournay-sur-Marne, 16 gennaio 1849 – Parigi, 27 marzo 1906).

La storia si snoda attraverso una serie di metafore, riconducibili per ovvi motivi agli esempi stilistici di Maus, alla Fattoria degli animali di Orwell e a Le metamorfosi di Kafka, con il preciso intento di lanciare un messaggio fermo sul superamento dei contrasti e delle prepotenze descritte attraverso il richiamo alle più nobili doti umane di solidarietà e fratellanza. Infatti, ciò che nel corso della storia risulta capace di invertire la direzione rispetto la degenerazione progressiva verso cui si avvia l’intera congregazione colpita dalla mafiosità è l’eroica volontà del coraggioso protagonista Alberto che mostra col suo esempio, fatto di gesti di affetto e fratellanza disinteressata, come sia possibile contrastare la diffusione della malattia scarafaggiante.
 

Pages