
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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La “Grande Nave” una metafora di Messina, dove personaggi e storie della città sono appesi romanticamente all’ interno di questa cabina stampata, l’opera è realizzata con la tecnica dello stencil, i cui oblò mostrano un cielo terso, assai familiare agli abitanti dello Stretto.

L’opera realizzata, nella seconda metà degli anni 80, appartiene a quello che Teresa Pugliatti definisce il periodo blu, picassiano, di Mantilla (Pugliatti 2009). Periodo organico soprattutto per la luce lunare dei suoi quadri e la generale atmosfera notturna dei suoi interni, che, di fatto, conserveranno, pur nelle mutazioni tonali e cromatiche, una medesima tensione durante tutta la sua carriera.

La Camera bandì un primo concorso nel 1910 ed istituì una Commissione che avrebbe dovuto premiare tre progetti, lasciando alla Camera la facoltà di realizzarne uno di essi. Tuttavia i tre progetti prescelti non soddisfacevano appieno le esigenze della committenza così venne bandito un secondo concorso tra i tre progettisti segnalati. Tra questi vinse quello contrassegnato dal motto “Magnaque Resurrexit” del neolaureato architetto messinese Camillo Puglisi Allegra perché giudicato decoroso e consono alla razionale distribuzione degli spazi. A partire dal 1915 gli uffici della Camera di Commercio vennero temporaneamente ospitati nel Palazzo Tremij. Il linguaggio utilizzato dal Puglisi Allegra traeva spunto dall’edificio camerale danneggiato dal terremoto che, a sua volta, si ispirava al seicento messinese.

L’opera appartiene alla mostra Stanze Remote, tenutasi alla galleria Orientale Sicula 7puntoarte di Messina nel 2010. L’esibizione ospitava la produzione pittorica di Galipò dal 1996 al 2003, in una carrellata di immagini e temi organici alla visione di questo artista. Moderno Minosse si muove dentro la poetica espressionista, appassionata e perfettamente contemporanea del pittore. Come evidenziato da Daniele De Joannon nel catalogo della mostra, Galipò è un artista militante e in aperta polemica con il mondo contemporaneo dal quale vengono gli spunti tematici e figurativi della sua arte.
