Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Prende il nome dalla rivolta scoppiata nel 1847 proprio su questa arteria, e che anticipò di qualche mese l’inizio del Risorgimento siciliano. La strada era anricamente chiamata Ruga Amalfitana, per poi divenire Via Austria dopo la spedizione di Don Giovanni D’Austria, e infine, Via Primo Settembre, dopo il 1860.

Preparato nell’estate del 1933, il cartone faceva parte di un corpus di disegni, bozzetti e piccoli saggi destinati alla valutazione della commissione ministeriale nominata dalla Direzione generale dell’Antichità e delle Belle Arti allo scopo di selezionare il successore di Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860 – Roma 1932), morto durante la realizzazione dei bozzetti per la decorazione musiva del ricostruito duomo di Messina. L’opera, in scala 1:1, era una prova della teoria di Angeli delle Litanie Lauretane che avrebbero dovuto decorare la navata centrale e che, di fatto, furono poi realizzati, solo in parte, da Giulio Bargellini (Firenze 1875 – Roma1936) e Pietro Gaudenzi (Genova 1880 – Anticoli Corrado 1955). 

Realizzato da Saro Leonardi, il monumento Giuseppe Mangano, marinaio morto durante la battaglia di Punta Stilo del 3 luglio del 1940, l’opera è tra le più impegnative tra le numerose realizzate dallo scultore messinese per il Cimitero. Pur se criticato dalla Commissione d’arte atta a validare il progetto prima della sua esecuzione, il monumento mantiene ancora oggi un certo fascino nella resa dettagliata dell’eroica figura del marinaio, secondo quello stile celebrativo e retorico carico all’arte di regime.

Fa parte del sistema di fortificazioni voluto nel 1880 dal Ministero della Guerra. Costruita poco distante da forte Ogliastri, la struttura difensiva segue lo schema costruttivo delle altre fortificazioni coeve: pianta simmetrica, ingresso a ponte levatoio, tre piani collegati da due rampe centrali e rampe interne. Nel terrapieno da combattimento sono ancora visibili le forme circolari degli obici da 280 mm che miravano sullo Stretto. La struttura è oggi sede di rassegne ed eventi culturali.

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