PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Nella mitologia greca Kronos era un titano figlio di Gea (Terra) e Urano (Cielo). Grazie alla falce datagli dalla madre, Kronos evirò Urano, riuscendo a liberare se stesso e i suoi dodici fratelli che non erano stati dati alla luce a causa del padre. Il mito si lega alla città di Messina perché il suo nome greco era appunto quello di Zancle, falce in italiano, a causa della particolare forma del porto naturale. In questa pensilina Laura Pittaccio rappresenta il mito concentrandosi sulla figura di Gea, eroina dallo sguardo furbo che brandendo la falce sembra pronta a sviluppare il suo piano contro il mostruoso Urano dalla bocca sdentata.
L’opera appartiene al nuovo ciclo del Pop Romantico, inaugurato da Wanderlingh a partire dagli anni 2000. Sintesi dello stile e dei temi dell’artista messinese, La Messaggera parrebbe essere una metafora proprio dell’arte stessa del pittore: tra simboli, archetipi e rifermenti alla cultura classica e africana, l’olio raccoglie la summa di quest’artefice romantico dalle suggestioni multiple, sovrapposte e mai confuse.
L'illustrazione è basata sulla serie televisiva statunitense intitolata Spartacus ed è incentrata sulla figura dell’omonimo gladiatore trace. La locazione delle gesta è la villa privata dei nobili “padroni” romani dove questi ultimi solevano offrire spettacoli privati ai loro ospiti.
Eugenio Vanfiori, artista, giostraio, realizza quest’opera tributo a Maria Costa, poetessa del borgo marinaro di Paradiso, icona di una poesia del mare che la città di Messina sembra aver smarrito nella sua storia recente. Come Maria Costa, l’artista vive il margine terraqueo dal Baby Park, noto parco gioco della famiglia Vanfiori, in relazione profonda con la poesia dei luoghi e l’energia naturale del paesaggio dello Stretto.