Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La chiesa di S. Antonio Abate sorge nel sito in cui, prima del terremoto del 1908, sorgeva la chiesa dell’Annunziata dei Padri Teatini. Dopo il crollo di questa chiesa nel terremoto del 1783 la parrocchia fu ospitata in diverse sedi e dopo il 1908 continuò ad operare fino al 1930 in una chiesa baracca costruita all’uopo. Il progetto della nuova chiesa fu affidato nel 1927 all’ingegnere Francesco Barbaro, allora capo dell’Ufficio Tecnico Arcivescovile. Questi elaborò il progetto di una chiesa a pianta centrale con l’ingresso ruotato rispetto alla via Cavour alla quale impose forme che richiamano il neoclassicismo tipico di quegli anni.

Le Argonautiche, poema ellenistico di Apollonio Rodio, narra che la spedizione di Giasone toccò queste sponde durante il suo epico viaggio. L’artista si fa tentare e ferma qui l’eroe per lo scontro decisivo con il celeberrimo Drago. La creatura sinuosamente si intreccia tra le finestre del malconcio edificio della “Casa di Vincenzo” insidiando la figura rosseggiante del granitico Giasone. Tutta la composizione è giocata sui colori della città: il giallo e il rosso, trasformando l’episodio in un augurio simbolico per le difficili battaglie che aspettano la comunità peloritana. L’opera con le sue dimensioni monumentali e con il suo afflato epico e favolistico riscatta una piccola porzione dell’affaccio diretto sul mare, ancora oggi severamente compromesso dalla recinzione del porto e da edifici, come la Dogana, che chiusi e degradati offrono al visitatore un’immagine poco lusinghiera della città.

Concepito da Leone Savoja, l’ideatore del Cimitero Monumentale, la grande architettura doveva ospitare gli uomini illustri della città. Tuttavia, la morte del Savoja impedì il suo completamento, mentre il terremoto del 1908 inflesse gravi danni ancora oggi visibili. Il colonnato dalle forme neoclassiche costituisce il percorso d’accesso alle cappelle e ai monumenti degli uomini illustri, tra cui Giuseppe La Farina, Felice Bisazza e Giuseppe Natoli.

Approdato alla miniserie fin dal primo numero, contribuisce attivamente a crearne lo stile. Riprendendo dai comics americani soprattutto l’impostazione e la composizione della "gabbia" della pagina, notoriamente più libera, costruisce queste vignette con angoli non necessariamente retti, ispirandosi ai layout inventivi e dinamici dell'artista Mike Deodato Jr.

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