Goddess Inc

Artista: 
Testo Ridotto: 

Approdato alla miniserie fin dal primo numero, contribuisce attivamente a crearne lo stile. Riprendendo dai comics americani soprattutto l’impostazione e la composizione della "gabbia" della pagina, notoriamente più libera, costruisce queste vignette con angoli non necessariamente retti, ispirandosi ai layout inventivi e dinamici dell'artista Mike Deodato Jr.

Testo Medio: 

Approdato alla miniserie fin dal primo numero, contribuisce attivamente a crearne lo stile. Riprendendo dai comics americani soprattutto l’impostazione e la composizione della "gabbia" della pagina, notoriamente più libera, costruisce queste vignette con angoli non necessariamente retti, ispirandosi ai layout inventivi e dinamici dell'artista Mike Deodato Jr.
Questa tavola, pur essendo composta da sei vignette, focalizza l’attenzione sull'establishing shot del terzo riquadro, quello centrale, dove l'autore crea l'ambientazione principale ricavandola dai close-up delle vignette più piccole che la contornano. In un gioco di scatole cinesi il primo close-up inquadra un dettaglio e lo rivela nella sua ubicazione spaziale solo nella vignetta successiva dove, un altro close-up dal più ampio respiro, prepara la scena che viene svelata progressivamente. Le due vignette iniziali vanno interpretate come un sipario che lentamente si apre su questo nuovo numero del fumetto, con l'effetto di rallentare la narrazione ed entrare in contatto con un momento privato della protagonista.
A questo "rallentamento" della narrazione contribuisce in maniera decisiva proprio la terza vignetta, fulcro della composizione della pagina: la ricchezza di dettagli conduce il lettore a soffermarsi per esplorarne uno sfondo che barocco nella composizione e in un certo senso opprimente.
Nel contempo, la sovrapposizione di dettagli negli ambienti, rimanda a un non-luogo, privato e fantastico, dai richiami mitici e insieme atemporali dove, la compresenza di elementi di epoche differenti, conferisce un senso di smarrimento e confusione.
La costruzione scenica, richiesta esplicitamente, è raccolta e non sfarzosa, per conferire rari momenti di calma in una storia dal montaggio serrato, piena di colpi di scena. Perciò viene creata un’ambientazione con parziali richiami ai boudoir- folie, dove la dea Venus della storia raccoglie i suoi trofei e le sue conquiste. In questo sfondo, che funge da luogo riassuntivo delle dinamiche sviluppatesi nei precedenti cinque numeri, vengono condensate epoche diverse.

Testo Esteso: 

Approdato alla miniserie fin dal primo numero, contribuisce attivamente a crearne lo stile. Riprendendo dai comics americani soprattutto l’impostazione e la composizione della "gabbia" della pagina, notoriamente più libera, costruisce queste vignette con angoli non necessariamente retti, ispirandosi ai layout inventivi e dinamici dell'artista Mike Deodato Jr.
Questa tavola, pur essendo composta da sei vignette, focalizza l’attenzione sull'establishing shot del terzo riquadro, quello centrale, dove l'autore crea l'ambientazione principale ricavandola dai close-up delle vignette più piccole che la contornano. In un gioco di scatole cinesi il primo close-up inquadra un dettaglio e lo rivela nella sua ubicazione spaziale solo nella vignetta successiva dove, un altro close-up dal più ampio respiro, prepara la scena che viene svelata progressivamente. Le due vignette iniziali vanno interpretate come un sipario che lentamente si apre su questo nuovo numero del fumetto, con l'effetto di rallentare la narrazione ed entrare in contatto con un momento privato della protagonista.
A questo "rallentamento" della narrazione contribuisce in maniera decisiva proprio la terza vignetta, fulcro della composizione della pagina: la ricchezza di dettagli conduce il lettore a soffermarsi per esplorarne uno sfondo che barocco nella composizione e in un certo senso opprimente.
Nel contempo, la sovrapposizione di dettagli negli ambienti, rimanda a un non-luogo, privato e fantastico, dai richiami mitici e insieme atemporali dove, la compresenza di elementi di epoche differenti, conferisce un senso di smarrimento e confusione.
La costruzione scenica, richiesta esplicitamente, è raccolta e non sfarzosa, per conferire rari momenti di calma in una storia dal montaggio serrato, piena di colpi di scena. Perciò viene creata un’ambientazione con parziali richiami ai boudoir- folie, dove la dea Venus della storia raccoglie i suoi trofei e le sue conquiste. In questo sfondo, che funge da luogo riassuntivo delle dinamiche sviluppatesi nei precedenti cinque numeri, vengono condensate epoche diverse.
La sceneggiatura di LaToya Morgan, scrittrice proveniente dalla televisione, alla sua prima prova fumettistica, risulta coerente rispetto ai ritmi dell’arte sequenziale. Il plot principale della storia è la scalata al potere di Venus, incurante di perdere la sua anima pur di regnare sugli altri dei. La scelta di accostare la protagonista ad altre storie incentrate sull’aspetto negativo del potere richiama, oltre al mito di Icaro, anche le sfumature di narrazioni come il Faust di Goethe o il Paradiso Perduto di Milton. L’antieroina corrotta dal delirio di onnipotenza, tema tipicamente romantico e gotico, viene dunque rappresentata tramite l’ambiente decadente. La scelta del quadro che vediamo appeso alla parete, l’opera romantica intitolata Viandante sul mare di nebbia (1818) di Caspar David Friedrich, non è casuale, poiché considerata emblema del viaggiatore irrequieto, alla ricerca dell’infinito.
La storia colloca il classico pantheon greco nel cuore dell’America moderna, dove agiscono gli antichi dei della mitologia greca modernamente reincarnati. Le suggestioni interpretative risentono molto di alcuni esempi, tra i quali American Gods di Neil Gaiman, opera che possiede un approccio innovativo per presentare antiche mitologie inserite nel mondo moderno. Ma, differentemente da quest’ultima, Goddess Inc mantiene un'ambientazione più stazionaria, soffermandosi su Los Angeles, con una breve trasferta a Detroit (alla Michigan Central Station abbandonata). Per mettere insieme la documentazione, aiutato dalla sceneggiatrice americana, l’autore si ispira a luoghi come il Chinese Theater e il Getty Villa Museum; scelti perché contenenti numerose statue risalenti al periodo della greco antico. Tuttavia, la volontà di non rappresentare troppo marcatamente l’architettura classica e neoclassica, è percepibile ed intenzionale.

Misura: 
27 x 40 cm
Galleria Immagini: 

Tavola goddess inc

  • Tavola n. 3 tratta da Goddess Inc
Credits: 
courtesy of manuel preitano
Data e Luogo Opera: 
Data e Luogo Spigolatura: 

2014 - Messina - Spigolatura "Goddess inc"

Per realizzare Venus, divinità associata all’amore e alla bellezza, l’autore si è ispirato dalla statua della Venere Callipigia del I-II secolo, rinvenuta nei pressi della Domus Aurea e attualmente conservata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Luogo: 
messina
Mappa: 
Data Certa (Solo Anno): 
2014
Data Incerta (Solo Anno): 
Wednesday, March 4, 2015
Tag Tecnica Fumetto: 
QR Code: 

Tag Tipo Opera: