Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

“Messina. Faccia al muro e mente al mare”. Guardando quest’opera maestosa, fantasmagorica e struggente, non possono non venire in mente le parole di Distrart, mente organizzativa e concettuale della riqualificazione urbana, attraverso il medium dell’arte, di questa porzione degradata del tessuto urbano. La Sirena di Julieta XLF fluttua su una parete alta più di dodici metri, figura incantata, dai colori brillanti e l’estetica profondamente contemporanea. Le “mega maioliche” non sono altre che un’accattivante rielaborazione grafica e cromatica delle tipiche decorazioni lapidee siciliane, di cui sono visibili esempi anche presso la ricostruita facciata del duomo di Messina. La sirena di Julieta piange sangue, perché comè ha dichiarato l’artista durante la realizzazione dell’opera, il mare n’è pieno. Un cavalluccio marino accompagna il suo dolore mentre l’occhio femminino di un animale connette inesorabilmente la grande energia psichica di questa immagine con la mente dello spettatore.

Il protagonista di questa serie epica pubblicata da Sergio Bonelli Editore è Ian Aranil, alias Dragonero. Questo personaggio è un Varliedarto, ovvero un membro appartenente ad un’antica casata di cacciatori di draghi. Ex ufficiale di trentaquattro anni, assoldato in qualità di scout imperiale, vive nella città marittima di Solian dove, contattato periodicamente dalle autorità, compie varie missioni in terre lontane. L’arma da lui utilizzata, definita la “Tagliatrice crudele”, donatagli dal nonno paterno Herion, si lega simbolicamente al suo nome poiché è divenuta di colore nero a causa del contatto col sangue del primo drago ucciso. L’albo numero 24 qui descritto è intitolato Attraverso l’Erondar sceneggiato in tutte le sue parti da Stefano Vietti, consta di tre storie frenetiche ed essenziali le cui avventure riguardano il protagonista, Ian, e i suoi due comprimari, Sera e Gmor.

L’opera è stata realizzata dall’artista ceramista Cecilia Caccamo in occasione della manifestazione “Streets Angel”, organizzata nel 2010 dal Comune di Messina in collaborazione con 12 artisti che hanno realizzato altrettante opere sul territorio cittadino.

L’opera compare nella monografia “Ex Camera. Fotografie di Giulio Conti (1965 – 2005), prezioso contributo la cui pubblica presentazione venne incorniciata da una suggestiva mostra al Teatro Vittorio Emanuele II nel novembre del 2006.  Fotomontaggio realizzato con la computer grafica, l’immagine è una prova preziosa della acutezza della visione concettuale ed estetica di Conti.

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