PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il Piano di Terranova, così detto perché posto ad est del Palazzo Reale, in un’area formatasi nel periodo medievale per l’apporto del torrente Portalegni e per il naturale rinascimento della spiaggia del “mare grosso”, costituiva un’area esterna alle mura della città fino alla ristrutturazione voluta dall’imperatore Carlo V. Utilizzata come area per le manovre militari venne poi urbanizzata con edifici destinati alla residenza.
Si tratta di un toponimo anteriore al 1908, usato per indicare un luogo di incontro e ozio tra i marinai e i lavoratori del porto.
La casa baraccata costituisce un esempio di cellula edilizia che ha il suo antefatto nella casa “pombalina”, voluta dal marchese di Pombal dopo il disastroso terremoto settecentesco di Lisbona. La caratteristica di queste cellule edilizie risiede nel fatto che la funzione portante viene assolta sia dalla muratura ma anche da un intreccio di pilastri e travi con i quali la muratura collabora. La massima diffusione di questo sistema strutturale in legno/muratura, fortemente caldeggiato dei Borboni, si ebbe in Calabria, colpita in modo più grave dal terremoto del 1783, ma alcuni esempi si conservano anche a Messina.
Il toponimo deriva dalla chiesa con annesso monastero di S. Agostino, che sorgevano nello spazio dell’attuale piazza Crisafulli. Per la ricchezza delle sue opere d’arte la chiesa fu dichiarata monumento nazionale, sede della confraternita dei musici, venne distrutta dal terremoto del 1908.