Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il Forte dell’Alterone rappresenta l’estremità a nord dell’ampliamento della cinta murata voluta da Carlo V nel 1535 per annettere all’interno del perimetro fortificato della città il suolo necessario per la costruzione del Grande Ospedale. La nuova cinta murata della città fu progettata con l’apporto dell’abate matematico Francesco Maurolico, dell’ingegnere militare Antonio Ferramolino da Bergamo, di Domenico Giuntalocchi da Prato e del fiorentino Montorsoli che aveva già costruito la torre della Lanterna nel braccio di S.Ranieri

Il Forte Basicò cingeva l'area di pertinenza della Torre Vittoria posta su una delle altura che caratterizzano la città di Messina. La forma delle mura era ispirata alle più moderne tecniche difensive dell'architettura militare anche se è probabile che l'intervento di ammodernamento di questo tratto delle mura cittadine, sfruttasse in parte la vecchia cinta di epoca normanna che, probabilmente è stata inglobata dall'intervento del 1537.

L’opera esposta alla mostra “Santi Condomini e altri Racconti” del Monte di Pietà di Messina, è una rappresentazione allegorica della Sicilia. La donna, infatti, ha tre gambe, come la Triscele, simbolo dell’isola, e sembra galleggiare su una mappa con i nomi dei mari che la bagnano: Tirreno, Ionio e Mediterraneo.  La tela riassume lo stile di Bonanno Conti del periodo, un mix vivace di figuratività pop, Haring, e nostalgie mitiche.

L'edilizia preterremoto che insiste in parte dell'area dell'isolato 145 prospetta la via Maddalena, parte della via dei Mille e parte del Viale S.Martino. Si tratta di un'edilizia caratterizzata dal piano terreno adibito a botteghe dotate di mezzanino e da un piano nobile che manifesta una successione di aperture con balcone. Le parti interne del fabbricato, visitabili da un androne del fabbricato limitrofo, lasciato appositamente aperto per consentirne la fruibilità, sono conservate attualmente allo stato di rudere.

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