
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
La leggenda vuole che la Fata del ciclo epico cavalleresco di Re Artù si sia stabilita in riva allo Stretto. In realtà, la via prende il nome dal fenomeno ottico osservabile dalle due sponde quando sulle acque del mare è possibile osservare l’immagine delle strade e delle piazze delle due città.

La fontana adorna la piazza davanti alla Stazione progettata da Angelo Mazzoni nel 1939. Venne realizzata con i pezzi di un’altra fontana costruita su disegno dell’ingegnere capo del Comune Leandro Caselli nel 1902 per celebrare la costruzione dell’acquedotto moderno.

L’edicola dedicata a San Giovanni decollato è localizzata in un palazzo sito in Via Ghibellina (is.282). L’autore di questa edicola è Vincenzo Arcoraci, un allievo di quel Cascella che realizzò il mosaico presente all’interno della Stazione marittima. Questa edicola è caratterizzata da una superficie scanalata conclusa a lunetta che costituisce il fondo di una composizione a tempietto con timpano triangolare sorretto da due colonnine poggianti su una mensola modanata, retta da due volute. Il timpano triangolare è sovrastato dalla figura di un angelo in altorilievo, mentre la struttura di fondo è conclusa da una croce scolpita, retta da due volute a motivi fitomorfi.

L'isolato 479A è stato realizzato dopo il terremoto del 1908 ma possiede alcuni elementi dell'edifico che in precedenza insisteva nello stesso sito, non escluso anche il riutilizzo di alcune murature. Un esempio evidente è il portale di ingresso al chiostro ed il controportale presente nel chiostro interno. E' evidente anche la sopraelevazione effettuata successivamente senza alcun rispetto per la preesistenza.
