Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Don Giovanni d'Austria (Ratisbona, 1547 – Bouges, 1578), fu condottiero e diplomatico spagnolo. Figlio naturale dell'imperatore Carlo V, fu a capo della spedizione della Santa Lega che distrusse i turchi nella celebre battaglia navale di Lepanto, nel 1571. Quello fu un anno straordinario per la città di Messina che ospitò più di trentamila tra soldati, funzionari e dignitari delle maggiori potenze politiche dell'epoca in attesa di prendere il largo verso le coste della Grecia. Tra di loro vi era anche Giovanni D'Austria, ancora oggi celebrato dalla statua in bronzo di Andrea Calamech di Via Lepanto (1572). Reinterpretando i magnifici motivi decorativi della corazza del condottiero effigiato dal Calamech, Rosario Catrimi realizza un ritratto dalla grande intensità psicologica: curvo, con lo sguardo profondo ed enigmatico, questo “Don Giovanni a riposo” sembra rivolgere molteplici domande al viaggiatore in attesa del tram.

Firmata e datata 1475 la Crocifissione di Londra è la più “italiana” delle Crocifissioni di Antonello. Costruita secondo le regole prospettico matematiche del Rinascimento, l’opera, lontana dal patetismo nordico delle opere documentate con lo stesso soggetto, è un anche un accurato paesaggio cromaticamente fuso con la tenue e morbida atmosfera dell’opera. Le mura della città potrebbero essere quelle di Messina presso la porta del torrente Boccetta.

La Porta Real Basso, da C.D.Gallo detta Porta della Grazia per la prossimità al monastero di S.Maria della Grazia e Convento dei Padri Teresiani Scalzi, era raggiunta dalla via che permetteva di raggiungere la riviera nord fino ai laghi di Ganzirri. La porta che si apriva sulla cortina muraria che congiungeva il Bastione S.Vincenzo al Forte Real Basso risultava da questo protetta.

Il castello di Roccaguelfonia, atrimenti detto di Matagrifone, fu eretto nella sua prima configurazione da Riccardo Cuor di Leone per farne un fortilizio a difesa della città ma anche per acquartierare le truppe di soldati al riparo da possibili insurrezioni della città. Probabilmente il primo fortilizio fu edificato in legno ma a questa costruzione, con l’affermarsi del governo normanno, seguì una costruzione in pietra che venne progressivamente modificata fino alla riorganizzazione delle fortificazioni cittadine voluta da Carlo V. Oggi, fatta eccezione per una torre ottagonale di epoca federiciana e per alcuni tratti di mura, non è più visibile nella sua configurazione anche perché in gran parte demolita per fare posto al Sacrario di Cristo Re che conserva le spoglie del milite ignoto. 

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