Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il Forte S. Spirito costituiva l'estremità a sud dell'ampliamento delle fortificazioni della città voluto da Carlo V per annettere un'ulteriore territorio entro la cinta murata in modo da consentire l'edificazione del Grande Ospedale. L'annessione della collina del Tirone alla città murata faceva riferimento al forte catellaccio ed al Forte Gonzaga che la proteggevano da ovest. 

Il progetto dell’isolato 114 del PR di Messina fu affidato all’arch. Camillo Puglisi Allegra che, a seguito del terremoto del 1908, progettò un edificio sulla stessa area di sedime sulla quale sorgeva l’abitazione del dott. Vincenzo Cammareri. L’edificio della ricostruzione oggi occupa solo parte dell’isolato 114 ed è realizzato con una struttura in muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato. Il trattamento delle superfici è realizzato con intonaco a stucco cementizio che simula l’impiego della pietra.

L’ultima sopravvivenza che insiste nell’area dell’isolato 183 si riduce a un brandello di muratura che contiene un portale sormontato da un oculo ellittico con una grata metallica sopra il quale sono presenti le mensole di un balcone oggi non più esistente. Il portale in pietra calcarea da accesso ad un vestibolo sul quale è presente una seconda apertura da cui, presumibilmente si accedeva al fabbricato, oggi non più esistente, ma del quale restano alcune tracce di muratura addossate ai fabbricati retrostanti ed un cantonale in pietra di Siracusa sul fronte principale.

Il castello di Roccaguelfonia, atrimenti detto di Matagrifone, fu eretto nella sua prima configurazione da Riccardo Cuor di Leone per farne un fortilizio a difesa della città ma anche per acquartierare le truppe di soldati al riparo da possibili insurrezioni della città. Probabilmente il primo fortilizio fu edificato in legno ma a questa costruzione, con l’affermarsi del governo normanno, seguì una costruzione in pietra che venne progressivamente modificata fino alla riorganizzazione delle fortificazioni cittadine voluta da Carlo V. Oggi, fatta eccezione per una torre ottagonale di epoca federiciana e per alcuni tratti di mura, non è più visibile nella sua configurazione anche perché in gran parte demolita per fare posto al Sacrario di Cristo Re che conserva le spoglie del milite ignoto. 

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