Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il Bastione di S.Andrea circondava la fortezza di Roccaguelfonia ed è tutt’oggi visibile lungo la via Grattoni e la circonvallazione. Al venire meno delle esigenze difensive della città, a ridosso di queste mura sorsero, presumibilmente nel XIX secolo, numerose cellule edilizie, tutt’oggi abitate. Lungo la via delle Carceri di apre un portale che conduce ai sotterranei della Roccaguelfonia e che era in passato utilizzato per il transito dei condannati a morte che ricevevano assistenza da parte dei componenti dell’Arciconfraternita degli Azzurri nei locali del vicno Monte di Pietà.

Eretto per volontà della Fondazione Sant'Andrea, in collaborazione con il Centro della Gloria Nazionale e il Fondo Internazionale delle Lettere e della Cultura slava, il monumento ricorda il soccorso offerto dai Marinai Russi ai messinesi subito dopo il disastroso terremoto del 1908. Realizzato in bronzo su un bozzetto dello scultore italo russo Pietro Kufferle del 1911, l’opera è stata inaugurata nel giugno del 2012.

Dopo il terremoto, il Palazzo di Giustizia doveva essere velocemente ricostruito per ovvi motivi di continuità nell’esercizio delle funzioni giudiziarie. L’incarico fu affidato a Marcello Piacentini che elaborò un primo progetto di massima da sottoporre, come richiesto dalla normativa dell’epoca, al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per una approvazione preventiva che doveva tenere conto delle deroghe alla normativa antisismica previste per gli edifici pubblici che dovevano assurgere al rango di punti focali aventi carattere di monumentalità in una città caratterizzata da altezze limitate ed una sostanziale uniformità di materiali e tecniche di realizzazione. L’architetto Piacentini presentò il progetto il 28 settembre del 1912 che fu discusso al Consiglio Superiore dei LL.PP. tra novembre e marzo dell’anno successivo con l’apporto di alcune modifiche alle previsioni di spesa. I lavori furono iniziati prima della grande guerra ma rimasero sostanzialmente fermi alle fondazioni dell’edificio per la crisi economica che ne conseguì.

Giufà è il “folle”, lo “scemo del villaggio”. Figura mitica dell’immaginario popolare siciliano di origine probabilmente araba, Giufà è al centro di numerosi racconti orali ancora oggi tramandati. Uno di questi, forse il più celebre, racconta di una raccomandazione della madre di Giufà interpretata letteralmente dal giovane tonto. Con il suo segno graffiante e dinamico, Michela De Domenico interpreta il giovane Giufà faticosamente in ascesa in uno scenario urbano che ricorda la Messina pre terremoto della Scalinata Santa Barbara.

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