Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il Forte Basicò cingeva l'area di pertinenza della Torre Vittoria posta su una delle altura che caratterizzano la città di Messina. La forma delle mura era ispirata alle più moderne tecniche difensive dell'architettura militare anche se è probabile che l'intervento di ammodernamento di questo tratto delle mura cittadine, sfruttasse in parte la vecchia cinta di epoca normanna che, probabilmente è stata inglobata dall'intervento del 1537.

Nel deserto urbanistico della capolinea Zir, irto di linee rette e superfici grigie massacrate dal vento e dalla salsedine, il ponte della Feluca di Nicolò Amato appare come un fantasma ventoso, uno squarcio sottile, pieno di quella spiritualità vibrante che il moto del mare suggerisce romanticamente al pescatore, o al marinaio, o al viaggiatore, in piedi, sul lungo ponte della barca regina dello Stretto, la barca che non pesca ma caccia quella creatura paladina che chiamiamo Pesce Spada.

La chiesa di S. Lorenzo è una delle opere che l’architetto Cesare Bazzani realizzò a Messina. La chiesa sorge nell’area dell’isolato 214 del PR di Messina, a fianco del Palazzo di Giustizia e conclude prospetticamente la via Cavour che si origina dalla Piazza dell’Unità d’Italia sulla quale prospetta il Palazzo del Governo. Il Bazzani, anche per la particolare estensione dell’isolato 214, tutt’oggi in parte occupato da un edificio settecentesco, progetta una chiesa con pianta a croce greca il cui linguaggio formale si ispira al neobarocco impiegando in libertà elementi di altra natura. Il portone di accesso alla chiesa è posto lungo la via Porta Imperiale ed è elevato da alcuni gradini in modo da compensare la differenza di quota tra la via Porta Imperiale e la via G. A. Cesareo. La facciata principale risulta caratterizzata da un portale concluso ad arco realizzato con intonaco decorativo e sormontato da un timpano spezzato la cui cuspide risulta interrotta dalla presenza della statua di S. Lorenzo. Gli spazi tra i bracci della croce greca sono chiusi con andamento circolare in pianta e conclusi con un catino ricoperto con lastre di piombo. Annesso alla chiesa è la torre campanaria che risulta integrata con altri locali che servono da sacrestia. Il passaggio che connette la chiesa alla torre campanaria era dotato, fino a qualche anno fa, di una vetrata colorata in ferro battuto che manifestava una stella ad otto punte di tipo similare ad un’altra, presente nel palazzo della Prefettura di Messina localizzato all’altra estremità della via Cavour. Anche in questo caso un restauro svolto negli anni passati ha determinato una perdita delle caratteristiche formali e tessiturali originarie degli intonaci impiegati ai quali era riservato il compito di manifestare l’immagine dell’architettura ai fruitori.  

Questo reportage grafico, diario illustrato di un viaggio tra le strade di Tokyo, è stato esposto al “Museum of American Illustration” di New York, in occasione della rassegna organizzata annualmente dalla “Society of Illustrators”. Quest’ultima, ritenuta la più antica e prestigiosa associazione per la promozione e la conoscenza dell’illustrazione grafica del mondo, ha dedicato e dedica questa manifestazione alle opere più rappresentative provenienti dai cinque continenti.

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