PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
La tela appartiene al gruppo di opere della mostra Varchi, tenutasi nell’aprile del 2008 presso la galleria Fortuna arte. Soggetto dell’opera è la penisola di San Raineri, la lingua di terra che chiude il porto della città di Messina. I greci chiamarono la città Zankle, proprio per la peculiare forma di questa lingua di terra, simbolo geografico e urbano inconfondibile, ancora oggi al centro di dibattiti e di progetti di riqualificazione che stentano a decollare.
L’edicola della Madonna con il braccio il Bambino si trova nel villaggio di Camaro Superiore. La sua realizzazione risale agli anni ‘40 del XX secolo e costa di un apparato decorativo molto ricco. Una mensola dall’andamento spezzato modanata costituisce la base sulla quale poggiano due lesene affiancate da due colonnine tortili, con motivi floreali che raggiungono una trabeazione, anch’essa spezzata, caratterizzata da una serie di modanature e da una figura in altorilievo. Questo architrave è sormontato da un profilo curvo sostenuto da due volute all’interno del quale trova posto una conchiglia.
Monografia n. 17 della collana Schizzo presenta, è un volume sceneggiato da Roberto Irace ed edito dal "Centro Fumetto Andrea Pazienza" di Cremona.
Quando qualcosa si rompe è una storia di evasione, di fuga da tutto ciò che è normale, consueto, in cui lo straordinario diviene nuova e mutevole regola e dove tutto trasmuta attraverso una lente d’ingrandimento possibilista e avveniristica.
Prende il nome da Rosa Rosso Donato (1808 - 1867), eroina messinese, artigliera durante i moti del ’48. Durante l’assalto borbonico alla batteria dei Pizzillari, Via T. Cannizzaro odierna, fece saltare una cassa di munizioni uccidendo moltissimi nemici e ferendo gravemente se stessa. Fingendosi morta scappò a Palermo, da cui tornò a Messina, finendo imprigionata, nonostante l’amnistia.