
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Gli isolati 494, 495, 505b, 506 del Piano Regolatore di Messina configurano, con la loro forma circolare, la Piazza Castronovo che costituisce l’estremità nord della Via Garibaldi. L’intervento, disegnato dal Piano Borzì fin dal 1911, rimase inattuato fino al dopoguerra quando la città aveva raggiunto una saturazione tale da richiedere l’urbanizzazione di questa area. L’intervento fu realizzato nel 1952 per conto dell’Istituto Autonomo Case Popolari con la consulenza dell’architetto Filippo Rovigo.

L'edilizia preterremoto che insiste in parte dell'isolato 310 sorge lungo la via I Settembre ed occupa cinque campate dell'intero edificio. Tale edificio risulta l'unico del quale si è potuto riscontrare il progetto di adeguamento ai dettami della normativa del 1909 che prevedeva di intelaiare le strutture in muratura con gabbie di cemento armato. Purtroppo la differenza delle proprietà ha fatto sì che ciascuno intervenisse con una propria logica e che gran parte degli elementi decorativi andassero perduti nel corso di tali lavori. La tipologia manifesta un piano botteghe dotato di mezzanino (nell'immaginario collettivo nota come "casa e putìa", cioé casa e bottega per indicare la concentrazione di interessi nello stesso luogo) ed un piano nobile sovrastante. La copertura è realizzata con tetto a falde.

La chiesa di S. Caterina d’Alessandria d’Egitto fu realizzata su progetto di Cesare Bazzani a partire dal 1926 e fu consacrata nel 1932. Il sito era quello di un antico luogo di culto del periodo romano che pare inglobasse un tempio dedicato a Venere sul quale si era successivamente sviluppata la chiesa precedente al terremoto del 1908. Il progetto di Cesare Bazzani doveva segnare la posizione della chiesa attraverso la cupola che emergeva dagli edifici, risultando visibile da lunga distanza anche in ragione del particolare andamento altimetrico della via Garibaldi sulla quale sorge.

Toponimo derivante dalla sovvenzione del Senato messinese destinata all’acquisto di grano a favore della popolazione.
