Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

L'isolato 276 di Messina consta di due corpi di fabbrica che occupano ad est e ad ovest la superficie dell'isolato essendo separati da uno spazio intercluso nel quale, oltre ai percorsi di accesso alle singole unità trova posto un giardino. Fu realizzato a partire dal 1949 quando fu commissionato il progetto di massima agli architetti W. Frankl e M. Ridolfi. Il progetto venne elaborato nel corso dei due anni successivi e l’opera architettonica fu conclusa nel 1952.

L’isolato 90 del Piano Regolatore della città di Messina è uno dei pochi progetti che vennero sviluppati da Camillo Autore per la città peloritana. Il linguaggio che utilizza l’architetto Autore è spoglio e poco incline alla decorazione, probabilmente anche condizionato dalla committenza più attenta a problemi di ordine funzionale piuttosto che estetico.

Prende il nome dall’ingegnere Severino Grattoni (1815 – 1876), autore del traforo del Frejus, la prima galleria di grandi dimensioni realizzata all’interno di una montagna (1844).

Il Teatro in Fiera, i cui muri per circa un decennio sono stati prima tele di studenti del Liceo artistico “E. Basile” di Messina e poi diari pubblici di molteplici writers, è stato abbandonato a se stesso, all’incuria del tempo e del disinteresse politico fino al 14 Febbraio 2013. In questa data, un gruppo organizzato di artisti variegati decide di occuparlo nel tentativo di restituire alla città un luogo nel quale poter esprimere l’arte in tutte le sue forme.

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