Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La scalinata prende il nome dall’antico monastero femminile di clausura dedicato a S. Anna e oggi non più esistente. Fondata nel 1176, il complesso religioso cadde con il terremoto del 1908.

La tela appartiene al gruppo di opere della mostra Varchi, tenutasi nell’aprile del 2008 presso la galleria Fortuna arte.  Soggetto dell’opera è la penisola di San Raineri, la lingua di terra che chiude il porto della città di Messina. I greci chiamarono la città Zankle, proprio per la peculiare forma di questa lingua di terra, simbolo geografico e urbano inconfondibile, ancora oggi al centro di dibattiti e di progetti di riqualificazione che stentano a decollare. 

Il nuovo Palazzo del Governo fu progettato da Cesare Bazzani nel sito nel quale sorgeva il precedente edificio. L’esecuzione dell’edificio fu appaltata alla Federazione delle Società Cooperative di Ravenna nel 1913 che concluse i lavori nel 1915. L’esterno dell’edificio mostra un corpo centrale nel quale è l’ingresso, le cui masse che lo compongono risultano gerarchizzare lo spazio in profondità attraverso un sistema di leggeri avanzamenti del balcone e delle altre masse murarie rispetto alla sagoma dell’edificio così da garantirne la monumentalità pur senza impiegare grandi altezze dei prospetti, il cui sviluppo doveva rispettare i limiti imposti dalla normativa antisismica. I volumi sono riunificati da una zoccolatura in lastre di marmo integrata da parti in stucco che, in corrispondenza delle due soluzioni d’angolo che sottendono ad una sagoma ottagonale lungo la via Garibaldi, evidenziano l’importanza dell’architettura con intonaci decorativi in stucco cementizio.

Il volume, frutto di tre anni di ricerca, è un saggio che indaga il processo di fantasia nel disegno di architettura, inteso come il potenziale sviluppo ideativo che permette di vedere cose e luoghi non ancora esistenti. Per meglio evidenziare la natura di questo meccanismo mentale, costantemente in fieri, il libro adopera la materia intangibile delle architetture fantastiche del fumetto che, private di qualsivoglia limite immaginativo, consentono di muoversi dentro una linea mediana di sicurezza, equidistante dall’ architettura ufficiale e dall’ambito disciplinare del disegno. L’approfondimento di temi riguardanti l’inventiva, l’effimero, l’irragionevole, produce un’analisi e una sintesi capaci di individuare gli elementi salienti di queste architetture, ovvero: gli archetipi principali, la sintassi e la comprensione semiotica della grafica basilare.

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