Togo: Salina, 2012.

Artista: 
Testo Ridotto: 

L’opera è stata pubblicata in “…e le 7 sorelle”, lavoro a quattro mani con il giornalista Franco Arcovito. Curato nel 2012 dalla Fondazione Bonino Pulejo e dalle edizioni Il Gabbiano, il libro bilingue è un viaggio tra i paesaggi delle isole eolie e la narrazione della loro antica quanto estrosa storia.  Il binomio immagini e parole anima il testo che scorre organicamente, tra spaccati della vita quotidiana isolana e gli incandescenti paesaggi di Togo.

Testo Medio: 

L’opera è stata pubblicata in “…e le 7 sorelle”, lavoro a quattro mani con il giornalista Franco Arcovito. Curato nel 2012 dalla Fondazione Bonino Pulejo e dalle edizioni Il Gabbiano, il libro bilingue è un viaggio tra i paesaggi delle isole eolie e la narrazione della loro antica quanto estrosa storia.  Il binomio immagini e parole anima il testo che scorre organicamente, tra spaccati della vita quotidiana isolana e gli incandescenti paesaggi di Togo. Salina è tra le opere maggiormente accattivanti della raccolta. Il consueto stile di Enzo Migneco si carica del genius loci eoliano con effetti pittorici carichi di energia visiva. L’impressione del paesaggio esplode grazie soprattutto al contrasto blu/arancione e alla rapida stesura del colore che Togo preme direttamente sulla tela grazie a particolari tubetti il cui effetto ricorda molto quello dei colori a cera. Un espediente che consente all’artista di creare una profondità di campo ricca di varianti materiche. Il paesaggio di Salina sembra così apparire rapidissimamente, come un’istantanea pittorica che traduce l’animo di Togo infiammato dalla potenza della natura. Tuttavia si tratta solo di un’immagine mentale che l’artista ricostruisce a contatto con le parole di Arcovito, senza per questo risolversi in un generico e libero esercizio, ma piuttosto precisandosi nei segni, nei tratti e perfino nello scoloramento “atmosferico” dell’isola all’orizzonte, i cui contorni sembrano esalare nella calura infernale. Il paesaggio è il tema fondamentale dell’arte di Togo, nonché il grande tema di tutta l’arte siciliana che da essa è stata sempre, profondamente, influenzata.

 

 

Testo Esteso: 

L’opera è stata pubblicata in “…e le 7 sorelle”, lavoro a quattro mani con il giornalista Franco Arcovito. Curato nel 2012 dalla Fondazione Bonino Pulejo e dalle edizioni Il Gabbiano, il libro bilingue è un viaggio tra i paesaggi delle isole eolie e la narrazione della loro antica quanto estrosa storia.  Il binomio immagini e parole anima il testo che scorre organicamente, tra spaccati della vita quotidiana isolana e gli incandescenti paesaggi di Togo. Salina è tra le opere maggiormente accattivanti della raccolta. Il consueto stile di Enzo Migneco si carica del genius loci eoliano con effetti pittorici carichi di energia visiva. L’impressione del paesaggio esplode grazie soprattutto al contrasto blu/arancione e alla rapida stesura del colore che Togo preme direttamente sulla tela grazie a particolari tubetti il cui effetto ricorda molto quello dei colori a cera. Un espediente che consente all’artista di creare una profondità di campo ricca di varianti materiche. Il paesaggio di Salina sembra così apparire rapidissimamente, come un’istantanea pittorica che traduce l’animo di Togo infiammato dalla potenza della natura. Tuttavia si tratta solo di un’immagine mentale che l’artista ricostruisce a contatto con le parole di Arcovito, senza per questo risolversi in un generico e libero esercizio, ma piuttosto precisandosi nei segni, nei tratti e perfino nello scoloramento “atmosferico” dell’isola all’orizzonte, i cui contorni sembrano esalare nella calura infernale. Il paesaggio è il tema fondamentale dell’arte di Togo, nonché il grande tema di tutta l’arte siciliana che da essa è stata sempre, profondamente, influenzata. “[…] Il paesaggio come opera d’arte sorge come continuazione, intensificazione e purificazione del processo in cui il paesaggio, nel senso linguistico abituale, sorge in tutti noi, dalla mera impressione di singole cose della natura. Quel che fa l’artista è delimitare nella corrente caotica e nell’infinità del mondo immediatamente dato una parte, concepirla e formarla come unità, che ora trova il proprio consenso in se stessa, tagliando i fili che la collegano al mondo e riallacciandoli nel proprio punto centrale”[1]. Nella sua Filosofia del Paesaggio (1912) il sociologo Georg Simmel pone nell’individuo, nel soggetto che guarda, il centro d’irraggiamento del paesaggio. Non solo è l’uomo che lo plasma, ma è egli stesso che lo delimita e lo traduce in un discorso organico, coerente alle peculiarità della sua visione. In questo senso le isole di Togo superano brillantemente anche il dato descrittivo, che pure è presente, per approdare a opere d’arte capaci di comunicare emozioni potenti agli abitanti di qualsiasi terra, a qualunque latitudine. Nella raccolta, composta da quattordici olii, i tetti delle case diventano geometri postcubiste, mentre i profili degli isolotti si trasformano in monumentali sfingi (Alicudi), mentre il mare cambia il suo colore dal blu del Tirreno al verde di esotici atolli (Lipari). Un piacere gioioso, insieme modernissimo e antico, anima queste opere che arrivano agli occhi dello spettatore con l’energia accecante di un ricordo, e insieme di un’emozione, che sa rinnovarsi a ogni veduta, a ogni nuovo tramonto.  Sicilia, Africa, India, California, queste immagini potrebbero, in realtà, provenire dalle spiagge di tutti i continenti perché sono in verità paesaggi dell’anima (Poli 2010), eloquenti e chiarissimi oltre ogni personale vissuto, fuori di ogni genealogia territoriale. Seguendo in questo la grande storia delle arti dell’Isola, Togo riesce a trasformare l’esperienza specifica della sua sensibilità pittorica siciliana in un’espressione dal valore universale.




[1] Georg Simmel: Saggi sul paesaggio, Armando editore, Roma 2006, pp.57-58. 

 
Galleria Immagini: 
Gallerie Immagini Secondarie: 

Galleria opere Togo

  • Togo: Paesaggio a Vulcano, 1962,olio su tela, 60 x 80 cm.
  • Togo: La vecchia e la cilegia, 1965, olio su tela, 50 x 70 cm.
  • Togo:C'è ancora speranza, 1983, olio su tela, 90 x 80 cm.
  • Togo: Cala dei corsari, 1962, olio su tela, 80 x 60 cm.
  • Togo: La finestra sul Tirreno, 2014, olio e acrilico su tela, 140 x 160 cm.
  • Togo: Azzurro mare, 2014, olio e acrilico si tela, 60 x 80 cm.
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Courtesy Togo
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