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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Colapesce, ovvero Nicola Pesce, era un giovane e temerario pescatore innamorato del mare. La sua leggenda ha numerosissime varianti tante quante sono le patrie che si contengono la sua nascita. Messina è una di quelle, e forse l’ambientazione più plausibile della struggente storia di questo uomo pesce che seguendo il re Federico II in un rilancio di scommesse finì nel fondo del mare per recuperare un monile d’oro, gettato a mò di sfida dal monarca. Giunto nelle profondità marine, Colapesce avrebbe trovato le tre colonne che reggono la Sicilia, metafora perfetta dei tre capi dell’Isola Lilibeo, Passero e Peloro. Notando che una di esse fosse in procinto di spezzarsi decise di rimanere negli abissi sostituendosi ad essa. In questa pensilina Gabriella Davì racconta il mito con grande semplicità, unendo un segno grafico sintetico e fiabesco a poche misurate parole che restituiscono la dimensione orale di questo mito.

Lo Stretto di Messina, con i suoi colori e il suo paesaggio mozzafiato, è sempre stato al centro degli interessi di pittori e fotografi.  Questi ultimi, in particolar modo, non possono non registrare, tentare di trascrivere sulla pellicola o sul supporto digitale, l’energia cromatica della sua luce, i fenomeni atmosferici del suo cielo. Come in questo scatto di Marco Crupi che documenta uno dei momenti più belli che possono viversi a queste latitudini: l’alba.

La foto appartiene alla serie Tocco d’artista, progetto sul modo dell’arte messinese. Lo scatto ritrae il pittore Bruno Samperi seduto su un divano all’ingresso di uno studio di cui vediamo sia l’interno, con lo scorcio dell’ambiente di lavoro, sia l’esterno sia sul piano di quello sia sembrerebbe un vecchio palazzo. L’immagine nella sua interezza, riesca a rendere, grazie all’ambientazione e alla naturalezza del soggetto, il carattere complesso e peculiare dell’uomo e della sua creatività.

Lo stencil è un ironico fotomontaggio della famosa scritta CAMPARI, noto liquore alcolico, un tempo giganteggiante su un noto palazzo di Porta Messina. “Cumpari” è la dialettizzazione del termine “compare”, epiteto familiare molto usato tra gli uomini della città di Messina. Il suo uso e la sua diffusione sono probabilmente un retaggio della dominazione spagnola, il termine si riferiva ai testimoni di nozze o ai padrini di battesimo.

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