Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La biblioteca Regionale, il cui nucleo storico è stato fondato da Giacomo Longo nel 1731, possiede un patrimonio bibliografico di più di 400.000 volumi, con 1307 manoscritti, 423 edizioni del XV secolo, 107 pergamene sciolte, e una ricca collezione iconografica di stampe e fotografie. Il primo piano della biblioteca ospita un ciclo di mostre e congressi che raccoglie ogni anno l’interesse del pubblico e degli studiosi.

Il Forte dell’Alterone rappresenta l’estremità a nord dell’ampliamento della cinta murata voluta da Carlo V nel 1535 per annettere all’interno del perimetro fortificato della città il suolo necessario per la costruzione del Grande Ospedale. La nuova cinta murata della città fu progettata con l’apporto dell’abate matematico Francesco Maurolico, dell’ingegnere militare Antonio Ferramolino da Bergamo, di Domenico Giuntalocchi da Prato e del fiorentino Montorsoli che aveva già costruito la torre della Lanterna nel braccio di S.Ranieri

Il Forte dell’Andria sorgeva sull’omonima collina ed era cinto da alte mura che al di fuori della quali era il quartiere di S.Leone. La forma del bastione è desumibile oggi dall’osservazione dell’andamento dei tracciati viari che cingono la collina sulla quale trova posto l’Osservatorio astronomico. Sotto questa costruzione realizzata nel XX secolo insistono diverse gallerie e cunicoli la cui funzione è ricollegabile al Forte carloquintiano.

Prende il nome della Battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), combattuta dalla flotta cristiana e da quella turca nelle acque antistanti la Grecia. Messina raccolse i combattenti alleati durante la lunga estate antecedente la battaglia, poi vinta sotto il comando di Don Giovanni D’Austria, figlio naturale di Carlo V e abile stratega.

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