Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La foto appartiene alla serie Tocco d’artista, progetto sul modo dell’arte messinese. Lo scatto ritrae il pittore Bruno Samperi seduto su un divano all’ingresso di uno studio di cui vediamo sia l’interno, con lo scorcio dell’ambiente di lavoro, sia l’esterno sia sul piano di quello sia sembrerebbe un vecchio palazzo. L’immagine nella sua interezza, riesca a rendere, grazie all’ambientazione e alla naturalezza del soggetto, il carattere complesso e peculiare dell’uomo e della sua creatività.

Anche l’edificio destinato a sede degli uffici dell’INFAIL è realizzato a partire dal 1938 contemporaneamente al palazzo Littorio e come questo fu ultimato nel 1940, poco prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale. Il linguaggio che lo caratterizza vede un edificio razionalista in cui l’utilizzo delle lastre di travertino appare caratterizzare la maggiore parte delle superfici verticali, pur garantendo un’alternanza tra specchiature trattate ad intonaco sulle quali si aprono le finestre e le paraste binate che scandiscono i prospetti con differenti soluzioni di dettaglio.

Dal 1933 al 1938 Daniele Schmiedt si dedica al tema del lavoro una ricca serie di opere. Nel dicembre dello stesso anno Sironi, Campigli, Carrà e Funi firmeranno il Manifesto della pittura murale sulle pagine de La Colonna, ratificando quello che, di fatto, le loro ricerche avevano già maturato. Ricerche possibili perché dovute al ritorno, fortemente voluto dal fascismo, di un’arte pubblica, propagandistica e celebrativa.  

L’opera esposta alla mostra “Santi Condomini e altri Racconti” del Monte di Pietà di Messina, è una rappresentazione allegorica della Sicilia. La donna, infatti, ha tre gambe, come la Triscele, simbolo dell’isola, e sembra galleggiare su una mappa con i nomi dei mari che la bagnano: Tirreno, Ionio e Mediterraneo.  La tela riassume lo stile di Bonanno Conti del periodo, un mix vivace di figuratività pop, Haring, e nostalgie mitiche.

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