
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
L’opera appartiene al gruppo edito da Magika sul catalogo Alma Venus, debitamente corredato dagli ottimi interventi critici di Giampaolo Chillè, Fiorella Nicosia e Katia Giannetto. La pubblicazione ha il grande merito di registrare una delle più pregnanti operazioni di Serboli e di inserirle dentro il discorso più ampio e dettagliato della sua poetica.

La scuola Crispi, in quanto istituzione, risale agli anni dell’Unità d’Italia tuttavia, l’edificio nel quale questa è attualmente insediata fu costruito nel corso della ricostruzione della città a seguito del sisma del 1908 e ricade nell’area dell’isolato 401 del Piano Regolatore redatto dall’ingegnere Luigi Borzì. Il fabbricato si articola con un corpo longitudinale nel quale si innestano due bracci trasversali di diversa estensione che gli conferiscono una forma di C e che consentono di utilizzare, in modo efficace, l’area di sedime di forma trapezoidale. Questa è posta ad ovest rispetto alla Piazza dell’Unione Europea nella quale insiste il Palazzo del Governo.

Si tratta di un edificio in linea il cui corpo scala è evidenziato dall’impiego di vetro sostenuto da esili infissi in metallo. La struttura del fabbricato è in cemento armato e già dalla configurazione degli innesti pilastro-mensola della pensilina di ingresso manifesta quel linguaggio intriso di volontà di sperimentazione che troviamo impiegato anche in altri esempi coevi. Il volume del fabbricato insiste in un’area di superficie circa doppia rispetto a quella occupata dal suo attacco a terra che si caratterizza per una rotazione nella disposizione degli ambienti rilevabile dalla pianta.

L’isolato 203 del PR di Messina fu realizzato nel 1916 su progetto dell’ingegnere Guido Viola. Come nel caso dei limitrofi isolati 201 e 204, anche in questo caso fu l’Unione Edilizia Messinese ad occuparsi della costruzione, come regolato dalla legge istitutiva del 28 luglio 1911 era previsto che l’Unione Edilizia acquisisse i terreni per costruirvi le abitazioni da cedere ai diversi proprietari che non avrebbero, se non coordinati all’interno della stessa logica, potuto accedere al patrimonio immobiliare con le esigue sovvenzioni statali.
