Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Inaugurato il 24 novembre del 2000, alla presenza del Capo dello Stato, il monumento è un ritratto di Gaetano Martino (Messina, 1900 - Roma, 1967), scienziato e statista messinese. L’autore, Gualberto Rocchi, è specializzato in ritratti a destinazione pubblica di personaggi del mondo della cultura e della politica.

Prende il nome da Rosa Rosso Donato (1808 - 1867), eroina messinese, artigliera durante i moti del ’48. Durante l’assalto borbonico alla batteria dei Pizzillari, Via T. Cannizzaro odierna, fece saltare una cassa di munizioni uccidendo moltissimi nemici e ferendo gravemente se stessa. Fingendosi morta scappò a Palermo, da cui tornò a Messina, finendo imprigionata, nonostante l’amnistia.

La cinta normanna che circondava la città può essere desunta da alcune incisioni che ritraggono la città subito dopo gli interventi voluti da Carlo V che ne ampliò il perimetro. In particolare dall’incisione di MatthausMerian il vecchio si rilevano diversi allineamenti dai quali se ne può intuire l’andamento. Purtroppo la gran parte di queste mura è stata demolita per trarne materiali da costruzione, oltre che aree appetibili, così come parte venne inglobata nelle nuove mura realizzate a partire dal 1537.

L’opera debutta nel 1989 alla mostra personale In viaggio con Ulisse presso la galleria romana La Gravida.  Soggetto dell’olio è una delle grandi boe della rada San Francesco, storico approdo dei traghetti privati che collegano le due sponde dello Stretto di Messina.  La tela di grandi dimensioni, coerentemente con le altre dello stesso periodo, affronta il tema del mare con una pittura realista e simbolica di grande impegno tecnico, pregna di un senso meditativo e nostalgico chiaramente legato alle origini siciliane dell’artista. 

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