
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Inaugurato nel 2009 al pian terreno di Palazzo Zanca, sede dell’amministrazione comunale cittadina, l’Antiquarium è la premessa espositiva dello scavo archeologico, oggi visitabile, realizzato nel cortile del grande edificio. La collezione ospita un percorso che è una sorta d’introduzione alla storia di Messina, dalla fondazione greca fino all’eta moderna, passando per le testimonianze dell’urbanizzazione tardo antica e medievale, che il sito archeologico rappresenta con uno spaccato vivido d’intrecci e sovrapposizioni.

Preparato nell’estate del 1933, il cartone faceva parte di un corpus di disegni, bozzetti e piccoli saggi destinati alla valutazione della commissione ministeriale nominata dalla Direzione generale dell’Antichità e delle Belle Arti allo scopo di selezionare il successore di Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860 – Roma 1932), morto durante la realizzazione dei bozzetti per la decorazione musiva del ricostruito duomo di Messina. L’opera, in scala 1:1, era una prova della teoria di Angeli delle Litanie Lauretane che avrebbero dovuto decorare la navata centrale e che, di fatto, furono poi realizzati, solo in parte, da Giulio Bargellini (Firenze 1875 – Roma1936) e Pietro Gaudenzi (Genova 1880 – Anticoli Corrado 1955).

Il Pilone e l’area di Torre Faro son il tema di questa pensilina realizza da Manuela Caruso. Capo Peloro con il suo passato mitico, vi sorgeva un tempo dedicato a Nettuno con relativo Faro, è l’ingresso naturale allo Stretto di Messina e la porta della Sicilia. L’opera pone l’accento sulla necessità di una riqualificazione dell’intera zona nell’ottica di una fruizione di una riappropriazione identitaria

Denominata per commemorare Camillo Benso Conte di Cavour (1810 - 1861), artefice dell’Unità d’Italia, anticamente la via prendeva il nome dei borghi che attraversava: Manna, Torciari, degli Uccellatori, Della Correria etc.
