Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Vanna Vinci e Giovanni Mattioli firmano una sceneggiatura che, pur rispecchiando le proprie corde autoriali, riesce a creare molteplici punti di aderenza con lo stile grafico della disegnatrice. Il suo segno è caratterizzato da linee grafiche sporche, da un bianco e nero contrastato, dalla cura dei dettagli architettonici e, come in questo caso, da ambientazioni visionarie. La cifra creativa tipica dell’autrice, abituata a disporre pesantemente i neri sulla tavola, in quest’opera viene alleggerita per un’esigenza di maggiore fluidità nella lettura. Le architetture veneziane sono semplificate e rese con un bianco e nero netto, la regia riconferma ancora una volta il personale taglio cinematografico che l’autrice conferisce alle inquadrature, dove i personaggi recitano offrendo diverse sfaccettature espressive.

A pianta rettangole, con curve agli angoli, la struttura appare nelle stampe militari della prima metà dell’Ottocento. Attivo durante la rivolta anti spagnola, fu teatro di diversi importanti appuntamenti militari, come lo sbarco degli spagnoli nel 1734 nell’ambito delle operazioni per la riconquista della Sicilia. Armato di nuove artiglierie e rafforzato durante la prima metà dell’Ottocento, fu dismesso nel 1866. Oggi su di esso vi sorge una villa in stile eclettico.

Opera dello scultore messinese Antonio Bonfiglio (Messina, 1895 – Condrò, 1995), il bassorilievo è stato realizzato nel 1940 per il prospetto di Via Garibaldi del Palazzo Littorio. In una carrellata monumentale, dinamica e insieme arcaicizzante, l’artista raffigura i lavoratori al seguito degli stendardi della rivoluzione fascista.

La struttura è stata inaugurata nel luglio 2014 e propone una mostra permanente riservata ai periodi storici 1900-1935 e 1935-1945, un percorso tra pannelli descrittivi, copricapo, elmetti, uniformi, armi, bossoli, munizioni e maschere antigas, una raccolta di reperti pregiati appartenenti all’esercito italiano, inglese, americano e tedesco, forniti da collezionisti, appassionati, storici e che raccontano le due guerre mondiali, le campagne d’Africa e lo sbarco in Sicilia degli anglo-americani.

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