PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Anche l’isolato 432 fa parte di una porzione di territorio sulla quale insiste esclusivamente architettura preterremoto, anche se in questo caso sono state demolite diverse porzioni per cui l’isolato in questione si manifesta con una serie di mancanze conservando solo una sparuta sopravvivenza precedente al terremoto del 1908.
L’opera, non datata, appartiene al primo periodo dell’attività di Gaetano Chiarenza. Sotto la guida dell’artista Stello Quartarone, anch’egli coinvolto nel Progetto Linguaggio Arte attivato al Mandalari, iniziò prima a disegnare e poi a dipingere sulle lenzuola usate del manicomio. Siamo intorno alla metà degli anni ’90, l’esiguità di mezzi non ferma la grande vena creativa di Chiarenza che, qui, addirittura, arriva anche alla bellissima cornice auto costruita.
Vanna Vinci e Giovanni Mattioli firmano una sceneggiatura che, pur rispecchiando le proprie corde autoriali, riesce a creare molteplici punti di aderenza con lo stile grafico della disegnatrice. Il suo segno è caratterizzato da linee grafiche sporche, da un bianco e nero contrastato, dalla cura dei dettagli architettonici e, come in questo caso, da ambientazioni visionarie. La cifra creativa tipica dell’autrice, abituata a disporre pesantemente i neri sulla tavola, in quest’opera viene alleggerita per un’esigenza di maggiore fluidità nella lettura. Le architetture veneziane sono semplificate e rese con un bianco e nero netto, la regia riconferma ancora una volta il personale taglio cinematografico che l’autrice conferisce alle inquadrature, dove i personaggi recitano offrendo diverse sfaccettature espressive.
Il saggio di Fabio Bonasera, firmato con Davide Romano, racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti nella storia della Lega Nord, attraverso le testimonianze di coloro che hanno partecipato sin dal principio alle vicende di uno dei partiti entrati stabilmente nel panorama politico italiano. Edito dalla palermitana La Zisa nel 2010, Inganno padano. La vera storia della Lega Nord, con prefazione di Furio Colombo, è giunto alla terza ristampa.