Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Nel 1622 l’architetto Simone Gullì presenta un progetto che prevede una cortina continua di tredici grandi edifici intervallati dalle monumentali porte cittadine. La palazzata sostituiva, in termini moderni, le vecchie mura urbane e venne danneggiata dal terremoto del 1783 tanto da essere in parte ricostruita fin dall’inizio del XIX secolo dall’abate Giacomo Minutoli. Venne definitivamente distrutta dal terremoto del 28 dicembre 1908. Fu bandito un concorso di idee, vinto nel 1931 dall’architetto Camillo Autore con Giuseppe Samonà, Guido Viola e Raffaele Leone. Del progetto fu realizzato solo l’edificio della testata a sud, il Palazzo dell’INA nel 1935. Successivamente furono realizzati il Palazzo del Banco Di Sicilia ed i successivi verso nord, che vennero realizzati nell’arco del ventennio seguente.

Inaugurato nel dicembre del 2000, il monumento è stato realizzato da Francesco Cancelliere, mecenate e gallerista che, sotto lo pseudonimo di Cafra, vanta anche una carriera di pittore e scultore. Il grande tondo in bronzo è un’allegoria del lavoro, nello stile sintetico e arcaico caro a molta arte pubblica praticata, non solo in Italia, nei primi trent’anni del Novecento.

L’area dell’isolato 201 del Piano Borzi è occupata da due villini gemelli lungo la via Tommaso Cannizzaro e da un corpo di fabbrica che prospetta nella retrostante via Todaro. I due villini gemelli furono realizzati su progetto dall’ing. Guido Viola nel 1916. La realizzazione dei due villini fu affidata all’Unione Edilizia Messinese che realizzò anche diversi altri fabbricati lungo l’argine destro del torrente Portalegni.

Realizzato in bronzo dallo scultore Guido Sgaravatti (Abano Terme, 1925), il monumento è stato inaugurato in occasione della venuta in città di Papa Giovanni Paolo II  (Wadowice, 1920 – Città del Vaticano, 2005). L’opera raffigura il Pontefice con le braccia aperte rivolto verso la stele con le scene della vita di S. Eustochia di Calafato (Messina,1434 – 1485),  badessa dell’Ordine di Santa Chiara, beatificata durante la visita del Pontefice. 

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