Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La Fontana Bios è stata realizzata nel 2005 dall'artista Ranieri Wanderlingh all’interno della Passeggiata a Mare, al posto di una vecchia fontana. Commissionata dalla Gazzetta del Sud per il cinquantenario della sua Fondazione, la fontana è lunga 18 metri, alta quasi 7, ed è composta da due elementi affusolati in cemento. Dal grande fuso posto sgorga l’acqua che, simbolicamente, giunge alla fontana sottostante, metafora del ciclo naturale, allusione al "maschile" e "femminile" della natura.

Dopo numerose illustrazioni contenenti elementi fantastici marcati, vicini allo steampunk e al fantasy epico come Caligo o La maschera di Bali, questa volta Vaporteppa chiede all’autore di rimuovere i dettagli della scena scelti precedentemente per la loro spettacolarità e stravaganza, per virare ed accostarsi a toni più intimi, tendenti al realismo magico.
Questa occasione consente la sperimentazione di nuove soluzioni. Rispetto alle altre copertine realizzate per la serie, come per i romanzi scritti da Carlton Mellick III, qui si opta per una sottrazione estetica che stimoli il senso misterioso della scena.

Vanna Vinci e Giovanni Mattioli firmano una sceneggiatura che, pur rispecchiando le proprie corde autoriali, riesce a creare molteplici punti di aderenza con lo stile grafico della disegnatrice. Il suo segno è caratterizzato da linee grafiche sporche, da un bianco e nero contrastato, dalla cura dei dettagli architettonici e, come in questo caso, da ambientazioni visionarie. La cifra creativa tipica dell’autrice, abituata a disporre pesantemente i neri sulla tavola, in quest’opera viene alleggerita per un’esigenza di maggiore fluidità nella lettura. Le architetture veneziane sono semplificate e rese con un bianco e nero netto, la regia riconferma ancora una volta il personale taglio cinematografico che l’autrice conferisce alle inquadrature, dove i personaggi recitano offrendo diverse sfaccettature espressive.

Il Cimitero Monumentale di Messina è tra i maggiori d’Italia, con i suoi 22 ettari è il più grande parco della città. Di fatto, proprio come un luogo di meditazione e preghiera fu pensato da Leone Savoja, l’architetto che nel 1854 vinse il bando della sua progettazione. Inaugurato nel 1872, oggi accoglie un repertorio straordinario di scultura e architettura liberty, eclettica e neoclassica, ed è da considerarsi come la più significativa testimonianza della cultura e dell’identità della comunità messinese degli ultimi cento cinquanta anni.

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