Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il toponimo deriva dalla chiesa con annesso monastero di S. Agostino, che sorgevano nello spazio dell’attuale piazza Crisafulli. Per la ricchezza delle sue opere d’arte la chiesa fu dichiarata monumento nazionale, sede della confraternita dei musici, venne distrutta dal terremoto del 1908.

Nel 1913 venne affidato l’appalto per la costruzione dell’edificio alla Ditta Domenico Visalli che lo realizzò nei due anni successivi. L’edificio è uno dei quattro che configurano la Piazza Antonello, ciascuno con un porticato che ne evidenzia analogie e ne mette a confronto le diversità dei differenti prospetti che, anche da un punto di vista simbolico, rappresentano il maggiore punto focale della città. La struttura dell’edificio è in muratura confinata con una struttura in travi e pilastri di cemento armato secondo quanto prescritto dalla normativa antisismica che, a sua volta, costituiva la trasposizione realizzata con i nuovi materiali, primo tra tutti il cemento armato. Nel corso della sua costruzione sono emersi strati di epoca ellenistica e romana.

Il mosaico accoglie il viaggiatore che, un tempo, attraversava il lungo corridoio “a ponte” sopra i binari per guadagnare l’uscita dalla Stazione Marittima di Messina o per imbarcarsi attraverso le invasature delle navi traghetto. Sigillo artistico al progetto di Angelo Mazzoni ( Bologna, 1894 – Roma, 1979 ),il mosaico è un insieme un manifesto della propaganda fascista ma anche una colorata celebrazione della bellezza dell’Isola.

Il Piano di Terranova, così detto perché posto ad est del Palazzo Reale, in un’area formatasi nel periodo medievale per l’apporto del torrente Portalegni e per il naturale rinascimento della spiaggia del “mare grosso”, costituiva un’area esterna alle mura della città fino alla ristrutturazione voluta dall’imperatore Carlo V. Utilizzata come area per le manovre militari venne poi urbanizzata con edifici destinati alla residenza.

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