Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Continuano le avventure di Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, alle prese con una tortuosa vita sentimentale e soprattutto con un nuovo caso criminale, ovvero il ritrovamento del cadavere di un giovane attore nei sotterranei del teatro del Bardo dell’Avon. Il romanzo, pubblicato nel 2015 da Longanesi, aggiunge un nuovo capitolo all’intrigante saga in “giallo” creata dalla messinese Alessia Gazzola, traghettata dal romanzo alla fiction televisiva.

Lo storico Diodoro Siculo narra che il gigante Orione sia stato il costruttore della città di Messina e del tempio che, a Capo Peloro, egli aveva egli aveva dedicato al a Nettuno, il dio dei mari. Riprendendo l’iconografia del Montorsoli per il personaggio di Orione nella fontana di Piazza Duomo, Vanfiori immortala il mitologico personaggio in un ironico giro in giostra in compagna del fedele cane Sirio e di un bambino obeso, grottesca metafora della condizione umana nella nostra epoca. Da notare la toccante dedica di Vanfiori al “popolo di Provinciale”.

L’opera è stata acquisita dalla Galleria Provinciale d’arte moderna e contemporanea della Provincia di Messina nel 1989. Appartiene a una tappa importante del percorso artistico di Anastasio che durante tutto il decennio aveva impostato il suo lavoro all’interno sia da una certa tensione astratta che da una materica, come segnalato da Lucio Barbera in occasione della mostra Collezione Privata Pictura in Urbe (1989).

 

Il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale fu realizzato dallo scultore Giovanni Nicolini nel 1936. Il monumento raffigura tre sculture in bronzo: avanti, a capo scoperto, un fante affiancato da un aviere e un marinaio. Ai lati della stele sono presenti due basso rilievi con cavalieri e fanti al seguito di vittorie alate. Danneggiata dalle bombe alleate durante la seconda guerra mondiale, nel 1950 l'opera è stata arricchita da una lapide che ricorda le vittime dell’ultimo conflitto.

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