Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il campanile del Duomo contiene il più grande orologio astronomico d’Europa. Costruito nel 1933, il complesso è ispirato all’orologio meccanico di Strasburgo, città di provenienza dei suoi ideatori: F. Klinghammer e T. Ungerer. La facciata del campanile è scandita da grandi finestroni all’interno dei quali automi meccanici rappresentano episodi e simboli della vita religiosa della città. Ogni giorno, a mezzo dì, la macchina dell’orologio prende vita sulle note dell’Ave Maria di Schubert.

Il Piano di Terranova, così detto perché posto ad est del Palazzo Reale, in un’area formatasi nel periodo medievale per l’apporto del torrente Portalegni e per il naturale rinascimento della spiaggia del “mare grosso”, costituiva un’area esterna alle mura della città fino alla ristrutturazione voluta dall’imperatore Carlo V. Utilizzata come area per le manovre militari venne poi urbanizzata con edifici destinati alla residenza.

Il bronzo venne realizzato dallo scultore messinese Antonio Bonfiglio nel 1963 per la piazza dove ancora oggi si trova. Il "poverello d'assisi" è raffigurato a piedi nudi, vestito del saio, mentre con l'ampio gesto abbraccia i passanti del Viale Boccetta.

L’ex cinema Odeon ricade in parte dell’isolato 124 del PR di Messina ed è l’unica opera progettata dall’architetto R. Günter del quale però non si hanno notizie più precise, anche se dal suo operato è possibile desumere alcune caratteristiche del linguaggio espressivo utilizzato tipico degli anni ‘50. Il fabbricato è realizzato in cemento armato e dal lato nord si addossa ad altri comparti dell’isolato mentre le tre facciate libere sono trattate in modo differente. La facciata, posta lungo il viale S. Martino sulla quale è posto l’ingresso, evidenzia un grande volume sulla destra che emerge rispetto al volume dell’edificio e che espone un grande pannello verticale a mosaico di tesserine di ceramica colorate che compongono un disegno opera dell’artista Felice Canonico.

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