
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
La "psicofavola" Salvami l'anima, con illustrazioni di Amalia Caratozzolo, è un romanzo di Serena Manfrè pubblicato nel 2013 per le Edizioni Smasher. Fondato sull'importanza dei simboli, rappresentati visivamente con l'antica tecnica della xilografia, il libro fonde immagini e parole in un flusso fantastico che, attraverso il filtro di registri a volte trasognati e la vividezza dei dialoghi, descrive le piccole e grandi verità di un universo composito, fatto delle umane esistenze dei personaggi narrati.

Giufà è il “folle”, lo “scemo del villaggio”. Figura mitica dell’immaginario popolare siciliano di origine probabilmente araba, Giufà è al centro di numerosi racconti orali ancora oggi tramandati. Uno di questi, forse il più celebre, racconta di una raccomandazione della madre di Giufà interpretata letteralmente dal giovane tonto. Con il suo segno graffiante e dinamico, Michela De Domenico interpreta il giovane Giufà faticosamente in ascesa in uno scenario urbano che ricorda la Messina pre terremoto della Scalinata Santa Barbara.

Il Bastione di S.Stefano fu realizzato a partire dal 1537 per opera di Carlo V e chiudeva la sponda destra del Torrente della Bozzetta difendendo la Porta Bozzetta.. Da questo bastione si dipartiva un tratto di mura, che garantiva l’accesso alla città da ovest e che raggiungeva il Forte dell’Andria posto sull’omonima collina. Il bastione risulta in parte demolito per fare spazio ad edifici di recente costruzione e risulta visibile solo in un tratto lungo l’attuale via del Macello Vecchio.

Ricorda una della più importanti magistrature medievali della città. Il consolato era composto da sei consoli che giudicavano le controversie marittime e commerciali relative a Messine alla Sicilia. La sua importanza e la sua autorità erano tali che neanche la repressione degli Spagnoli successiva alla rivolta della città, (1674- 1678), osò abolire questa importante istituzione.
