PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Questa parabola narrativa risulta avvincente dal punto di vista compositivo rendendo la storia, nonostante la drammaticità intrinseca degli eventi narrati, scorrevole ed appassionante. Questo gioco, che parte dell’Havana e termina con l’ipotetica ricostruzione delle circostanze in cui avvenne la morte del Che, evidenzia oltre al vissuto di medico, teorico, guerrigliero e rivoluzionario, anche il volto umano della carismatica figura di Guevara.
L’opera è stata realizzata dall’artista ceramista Cecilia Caccamo in occasione della manifestazione “Streets Angel”, organizzata nel 2010 dal Comune di Messina in collaborazione con 12 artisti che hanno realizzato altrettante opere sul territorio cittadino.
Fu realizzata da Giovannangelo Montorsoli nel 1557, la seconda commissionatagli dal Senato cittadino dopo quella realizzata a Piazza Duomo nel 1553. Originariamente l' opera si trovava di fronte al Palazzo del Municipio con il dio che rivolgeva la sua protezione verso la città e le spalle rivolte al mare, diversamente dalla sua collocazione odierna. Sia la Scilla, sia il Nettuno furono danneggiate durante la rivoluzione del 1848, e quindi sostituite con due copie. Oggi gli originali montorsoliani si trovano al Museo Regionale.
Questa graphic novel dal retrogusto poliziesco mescola sapientemente temi complessi la cui immanenza è connaturata alle molteplici contraddizioni della nostra società.
Già nel titolo è presente quello che è più di un indizio: il numero 419. Questo numero si riferisce all'articolo del codice penale nigeriano (in origine contenente la sola sanzione del reato di truffa su internet) la cui la valenza e portata normativa è stata estesa con la previsione della punizione per i reati di traffico di droga e prostituzione. Tali illeciti, congiuntamente al grave problema dell’immigrazione clandestina, tracciano parte dello scenario sul quale si muovono i personaggi di questa intricata vicenda.