Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Di origine medievale, il forte Castellaccio fu soggetto a cospicue opere provvisionali e di ammodernamento in età moderna. Intorno alla metà del ‘500 l'architetto bergamasco Ferramolino ne potenziò i quattro bastioni con baluardi cuspidati. Nel 1674, durante la rivolta antispagnola, venne conquistato dai messinesi, così come nel 1848, al tempo dei moti antiborbonici. Dopo il terremoto, l’edificio subì violente manomissioni che alterarono significativamente la ricchezza e la peculiarità storico architettonica dell’edificio.

La storia del complesso residenziale Casa Nostra è probabilmente tra le esperienze più paradigmatiche della storia urbana e sociale della città di Messina. Sorto sulle colline del quartiere Giostra, periferia popolare della città, l’insediamento, costruito negli anni ’80, è stato sgomberato nel 1993, a pochi anni dall’inaugurazione (1985). Una frana, infatti, ha costretto le famiglie che abitavano tredici palazzine del complesso a lasciare le proprie case, ancora soggette a mutui e prestiti, creando un vero e proprio deserto urbanistico.

Costruita da Giacomo del Duca tra il 1589 e il 1600, è stata, insieme all’annesso palazzo, sede dell’ordine dei Cavalieri di Malta dopo la cacciata da Rodi (1136) Dell’antico edificio rimane la tribuna di Via Placida, massiccia architettura che tra pareste, lesene e nicchioni si articola in un suggestivo gioco geometrico e chiaroscurale. L’edificio conserva al suo interno le reliquie di San Placido, il monumento funebre all'umanista Maurolico, la tomba dell’architetto Grunenberg.

Prende il nome dell’ordine militare messinese dei Cavalieri della Stella che difendeva la città dagli assalti dei Turchi. Fondato nel 1596 da Giovanni Ventimiglia, marchese di Geraci, luogotenente e capitano generale di Filippo II. L'ordine era così chiamato per la “stella” dorata che i Cavalieri indossavano sul petto, ricordo di quella che guidò i Re Magi durante il loro viaggio verso la grotta di Betlemme.

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