PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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L'edilizia preterremoto riguarda soltanto una parte dell'isolato 274 del PR di Messina ma mostra una tipologia tipica della città ottocentesca. In particolare si riscontrano un piano botteghe dotate di mezzanino ed un piano nobile. Nel caso di una delle porzioni del fabbricato si può ritrovare una facciata bugnata in pietra di Siracusa che riveste tutta la facciata di un comparto, nobilitandolo in modo particolare rispetto agli edifici limitrofi. Le sopravvivenze non lasciano capire con precisione quanto tale bugnato sia frutto di un disegno globale che riguardava l'intero fabbricato, tuttavia è possibile ipotizzare un'asse di specularità che attraversa l'ingresso dell'edificio bugnato il quale, proprio ai due lati del portale, manifesta due oculi con funzione di prese di luce per il corpo scala.

Il Borgo della Bozzetta era ubicato ad ovest della città lungo l’omonimo torrente che discendeva dall’attuale contrada Scoppo. Si trattava di uno dei borghi storici che, pur all’esterno delle mura cittadine fruivano degli sgravi fiscali conformemente alle aree interne della città.

Nell’ambito delle manifestazioni proposte dall’Ordine degli Architetti con l’evento Archinotte, il 12 luglio 2013 un gruppo di artisti si è dato appuntamento alla Fiera di Messina per decorare e abbellire un gruppo di panchine, quale simbolo della riappropriazione di un luogo centrale all’interno della storia cittadina e ancora oggi non riscattato. Il “Giardino degli Aquiloni” è un progetto ideato e curato dall’architetto Teresa Cammara.

Questo fumetto rappresenta la prima esperienza come autrice completa di Michela De Domenico che, su incoraggiamento dell’editore, scrive anche i testi. Il disegno è meno spigoloso che in passato, risultando più plastico nelle forme, più sicuro e dettagliato negli sfondi, con un maggiore bilanciamento tra il bianco e le campiture di nero. Nelle inquadrature, predilige diversificare campi e controcampi, alternando primi piani a campi lunghi e medi. Rispetto all’asimmetria e all’irregolarità di altre produzioni precipuamente avveniristiche, si evince una marcata ricerca di armonia e di equilibrio nella distribuzione degli elementi della tavola.
