Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il sesto comparto dell’isolato 305 del Piano Regolatore di Messina prospetta sulla via Cesare Battisti e manifesta un carattere dichiaratamente eclettico. L’edificio fu progettato dall’architetto Gino Peressutti nel 1919 e risulta interessante notare come il linguaggio adottato dal progettista per caratterizzare la sua opera si discosti totalmente da quello adottato dallo stesso per la realizzazione di Cinecittà a Roma. In questo caso l’attacco a terra dell’edificio è enfatizzato da un alto basamento in stucco cementizio le cui superfici sono lavorate con subbia a punta grossa, tale da ottenere una superficie fortemente scabra.

La porzione di edilizia preterremoto occupa solo parte dell'isolato 171 tuttavia, osservando questo edificio è possibile comprendere come sono stati riparati gli edifici danneggiati da sisma del 1908 o come comunque è stato necessario rafforzarli inserendovi una struttura di travi e pilastri in cemento armato. L'edificio mostra tre campate con botteghe al piano terreno e piano nobile la cui struttura è stata modificata solo nelle due campate più ad est con l'inserimento della maglia in c.a. mentre la struttura portante dell'ultima campata non risulta avere subito modifiche. Chiaramente questa scelta, come si nota dalla lesione alla sinistra del pilastro in c.a., ha creato un generale scompenso che nuoce alla stabilità globale del fabbricato.  

L’isolato 204 fu realizzato anch’esso nel 1916 su progetto dell’ingegnere Guido Viola anche se il primo comparto venne progettato nel 1934 dall’ingegnere Antonio Ricciardi, progettista anche di altri edifici che sorgono lungo la via Tommaso Cannizzaro. Il suo titolo, conseguito presso l’Istituto di Belle Arti di Firenze, non gli consentiva di firmare i progetti per cui intraprese una collaborazione con l’ing. Guido Viola e successivamente intraprese una collaborazione con l’ing. Domenico Pandolfo con il quale costituì una impresa di costruzioni che operò nella ricostruzione della città di Messina.

L’isolato 178 si estende lungo la via degli Angeli e comprende tutta l’area a sud della collina del Tirone. Si trova localizzata al di sopra delle mura di Carlo V e presenta una composizione variegata. In particolare si può ipotizzare la presenza di edifici a partire dal settecento che, dopo i crolli dovuti presumibilmente al terremoto del 1783, sono stati ricostruiti con una tecnica leggermente differente, come si può osservare nelle murature dei cantonali.

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