PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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La storia si snoda attraverso una serie di metafore, riconducibili per ovvi motivi agli esempi stilistici di Maus, alla Fattoria degli animali di Orwell e a Le metamorfosi di Kafka, con il preciso intento di lanciare un messaggio fermo sul superamento dei contrasti e delle prepotenze descritte attraverso il richiamo alle più nobili doti umane di solidarietà e fratellanza. Infatti, ciò che nel corso della storia risulta capace di invertire la direzione rispetto la degenerazione progressiva verso cui si avvia l’intera congregazione colpita dalla mafiosità è l’eroica volontà del coraggioso protagonista Alberto che mostra col suo esempio, fatto di gesti di affetto e fratellanza disinteressata, come sia possibile contrastare la diffusione della malattia scarafaggiante.

Gli anni al contrario, uscito per Einaudi a gennaio 2015, racconta la storia d’amore tra Aurora e Giovanni, due giovani universitari messinesi che s’incontrano alla fine degli anni Settanta ma, quando vanno a vivere insieme, non riescono a reggere la fatica della quotidianità, la frustrazione delle ambizioni e persino il tradimento della Storia, che finisce per travolgerli con tutto il mondo da essi fantasticato. Roberto Saviano lo ha definito «un racconto senza fondo, che stringe la schizofrenica storia italiana al pulsare dei sentimenti».

Prende il nome dell’ordine militare messinese dei Cavalieri della Stella che difendeva la città dagli assalti dei Turchi. Fondato nel 1596 da Giovanni Ventimiglia, marchese di Geraci, luogotenente e capitano generale di Filippo II. L'ordine era così chiamato per la “stella” dorata che i Cavalieri indossavano sul petto, ricordo di quella che guidò i Re Magi durante il loro viaggio verso la grotta di Betlemme.

Custodito presso il Museo Correr di Venezia, l’olio su tavola autografo e datato al 1475 appartiene all’ultimo periodo dell’attività del pittore. La scena segue un’iconografia nordica, tuttavia se ne discosta per l’ambientazione totalmente messinese come dimostra l’abside di San Francesco all’Immacolata, chiesa ben nota al pittore che abitava nel borgo dei sicofanti, nei pressi dell’antico torrente Boccetta.
