
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il Palazzo dei Fratelli Cerruti, armatori che ebbero un significativo ruolo nella ricostruzione della città anche in ordine alle speculazioni edilizie, fu costruito dal dicembre 1915 al febbraio 1917, in circa quattordici mesi di lavori serrati. Il progetto venne presentato dalla Società Anonima Italiana “Ferrobeton” a firma dell’architetto Gino Coppedè in relazione al secondo comparto dell’isolato 312. La struttura in muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato regge un edificio di forma triangolare con gli angoli arrotondati che prospetta sulla piazza dell’antica chiesa dell’Annunziata dei Catalani e che dalle decorazioni in questa presenti ne viene condizionato.

La scultura è stata presentata in occasione della mostra Volti e Risvolti tenutasi al Vittorio Emanuele nel dicembre 2006. Nel testo critico dell’evento, Lucio Barbera rivela la singolare prassi seguita da Brancato per realizzare la serie di volti di cui fa parte quest’opera. L’artista, infatti, scolpisce pietre recuperate dai cantieri, o scovate lungo gli arenili dei torrenti o semplicemente rinvenute per strada. Uno stile sintetico, insieme arcaico e moderno, modella la pietra, in questo caso arenaria, con effetti di grande eloquenza.

Anche questo forte viene realizzato nel corso della ristrutturazione delle mura cittadine voluta dall'Imperatore Carlo V nel 1535. Probabilmente è l'Abate Francesco Maurolico che provvede ad ideare la geometria dei forti che si articolano lungo tutta la cinta murata della città. Purtroppo la demolizione di ampi tratti della cinta urbana avvenuta tra il 1850 ed il 1910 non ha risparmiato neanche questa opera di fortificazione.

La sede del Palazzo Littorio, realizzato dal 1938 ed ultimato poco prima della seconda guerra mondiale insieme all’isolato VIII, fu realizzata dopo la costruzione dei tre primi isolati della Palazzata. Si avverte, rispetto a questi, una evoluzione nel linguaggio architettonico che ricorre all’uso di volumi puri, elementi semplici nobilitati dall’uso di lastre travertino che, ricoprendo gran parte delle superfici verticali dell’edificio, creano una gerarchia tra la torre, più alta e totalmente ricoperta da lastre di travertino, ed il volume con il quale questa si compenetra, caratterizzato da una successione di specchiature lisce trattate ad intonaco scandite da paraste ricoperte con travertino.
