PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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L'edificio di proprietà privata fu realizzato nel 1953 in un comparto dell'isolato 270, all'incrocio tra l'attuale via Ghibellina e via Tommaso Cannizzaro e prevedeva la realizzazione di un edificio da destinare a residenze e negozi.

Nel 1929, alcuni anni dopo la morte di Giovanni Scarfì, nonno e primo maestro di De Fichy, Egidio si arruola nella Regia Marina, lasciando l’Isola. Torna quindi a Messina nel 1934, entrando nello studio di Antonio Bonfiglio. Don Saro è una sintesi del plasticismo monumentale del maestro e del verismo vivace che contraddistinguerà tutta la sua produzione. Il magnifico ritratto sarà premiato con la borsa di studio Tommaso Aloysio Juvara, consentendo al giovane De Fichy di trasferirsi a Roma per perfezionare la sua arte.

Il Borgo della Bozzetta era ubicato ad ovest della città lungo l’omonimo torrente che discendeva dall’attuale contrada Scoppo. Si trattava di uno dei borghi storici che, pur all’esterno delle mura cittadine fruivano degli sgravi fiscali conformemente alle aree interne della città.

Dal nome della fazione di nobili e borghesi che durante la rivolta antispagnola del 1674 – 1678 appoggiarono la corona contro la fazione dei popolani, fautori della ribellione contro la Spagna.
