PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il magnifico cartone appartiene al gruppo di opere realizzate da Sartorio per i mosaici del Duomo di Messina. L’artista romano vi lavorerà ininterrottamente per due anni, impegnandosi a realizzare 90 metri quadri di bozzetti al mese per un totale di 6000 metri quadri. Rifiutando qualsiasi aiuto esterno, Sartorio lavorerà al progetto in perfetta solitudine fino alla morte prematura causata dal cancro. I bozzetti e i cartoni di Sartorio non verranno mai tradotti in mosaico, rimanendo come opere esteticamente autonome e compiute.

La chiesa prende il nome di un antico oratorio eretto dai mercanti messinesi nel 1588. L’odierno edificio, costruito sul sito di un'altra chiesa dedicata, prima del terremoto, alle anime del Purgatorio, è stato realizzato nel 1930 su disegno dell’ing. Giuseppe Mallandrino. Il tempio pre terremoto custodiva pregevoli opere del pittore Alonso Rodriguez, Tommaso Schedone e Andrea Subba. Al 1968 risale, invece, il polittico di S. Francesco realizzato da Adolfo Romano, ancora oggi presente nel sito.

L’isolato 203 del PR di Messina fu realizzato nel 1916 su progetto dell’ingegnere Guido Viola. Come nel caso dei limitrofi isolati 201 e 204, anche in questo caso fu l’Unione Edilizia Messinese ad occuparsi della costruzione, come regolato dalla legge istitutiva del 28 luglio 1911 era previsto che l’Unione Edilizia acquisisse i terreni per costruirvi le abitazioni da cedere ai diversi proprietari che non avrebbero, se non coordinati all’interno della stessa logica, potuto accedere al patrimonio immobiliare con le esigue sovvenzioni statali.

Seguendo le indicazioni del suo testamento rinvenuto dall’erudito Gioacchino Di Marzio, viene non concordemente identificata nell’area dei resti della Chiesa di Santa Maria del Gesù Inferiore il luogo di sepoltura di Antonello da Messina. L’area con i resti archeologici venne alla luce negli anni ’90 del Novecento a seguito di alcuni lavori di urbanizzazione.
