Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il Borgo S.Leone. sito in prossimità dell’attuale Piazza S.Vincenzo era anch’esso localizzato al di fuori della cinta fortificata ma, come gli altri borghi cittadini fruiva delle agevolazioni fiscali riservate alle aree interne al perimetro fortificato.

La chiesa prende il nome di un antico oratorio eretto dai mercanti messinesi nel 1588. L’odierno edificio, costruito sul sito di un'altra chiesa dedicata, prima del terremoto, alle anime del Purgatorio, è stato realizzato nel 1930 su disegno dell’ing. Giuseppe Mallandrino. Il tempio pre terremoto custodiva pregevoli opere del pittore Alonso Rodriguez, Tommaso Schedone e Andrea Subba. Al 1968 risale, invece, il polittico di S. Francesco realizzato da Adolfo Romano, ancora oggi presente nel sito.

La scultura, realizzata nel 1899 da Salvatore Buemi, ricordava il sacrificio dei soldati siciliani che, al comando del capitano Umberto Masotto, furono trucidati nella battaglia di Adua del 1896. Dopo la seconda guerra d’Africa (1935 – 36) è stata abbellita da alcuni cannoni recuperati ad Addis Abeba dai soldati italiani.

La Porta Imperiale, altrimenti detta Porta del Ponte, dava accesso alla città dalla via del Dromo e si apriva nella cortina delle mura a sud della città, nelle vicinanze del Grande Ospedale Civico, nell’area oggi compresa tra gli attuali isolati 184 e 186. Lo scrittore G. Arenaprimo ci da notizia che questa fu eretta nel 1621 in memoria dell’ingresso nella città, avvenuto nel 1535, dell’Imperatore Carlo V e fu demolita, come la vicina porta della Giudecca, dopo l’Unità d’Italia.

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