PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Dopo numerose illustrazioni contenenti elementi fantastici marcati, vicini allo steampunk e al fantasy epico come Caligo o La maschera di Bali, questa volta Vaporteppa chiede all’autore di rimuovere i dettagli della scena scelti precedentemente per la loro spettacolarità e stravaganza, per virare ed accostarsi a toni più intimi, tendenti al realismo magico.
Questa occasione consente la sperimentazione di nuove soluzioni. Rispetto alle altre copertine realizzate per la serie, come per i romanzi scritti da Carlton Mellick III, qui si opta per una sottrazione estetica che stimoli il senso misterioso della scena.

Realizzata dallo scultore Pietro Tenerani nel 1845 per volontà del Decurionato messinese, la scultura fu distrutta insieme a quelle degli altri re borbonici, (Carlo II realizzata dal Serpotta, Francesco I del Subba, e Carlo III del Buceti), durante l’insurrezione del 1848. Dopo i moti e le concessioni di Ferdinando II, la scultura fu nuovamente rifusa dal Tenerani secondo un modello simile all’originale. Dopo vari spostamenti, la scultura venne ricollocata nel 1973 dove ancora oggi si trova.

L’isolato 453 del Piano regolatore di Messina è occupato da un fabbricato realizzato su progetto dell’architetto Filippo Rovigo. Il progetto è redatto per la famiglia Ballo nel 1955 e prevede la realizzazione di un fabbricato da destinare a civile abitazione. Pur se l’originaria destinazione d’uso era residenziale per un periodo il manufatto ospitò gli uffici della Soprintendenza di Messina. La struttura è in cemento armato e la composizione del manufatto sottende alle ampie possibilità di accesso al lotto per realizzare differenti ingressi al fabbricato, ciascuno dotato di proprie caratteristiche.

L’oratorio pre terremoto fu costruito nel 1640 da Giovanni Antonio Ponzello, forse su disegno di Simone Gullì. In passato l’edificio ha ospitato pregevoli opere d’arte di Mario Minniti, Vincenzo Aniemolo e Mariano Riccio. Parte dell’esuberante decorazione architettonica e dei dipinti superstiti sono oggi custoditi al Museo Regionale. L’edificio, ricostruito nel 1932, custodisce una pala con la Vergine del Rosario (1489), nonché le “varette”, simulacri con scene della Passione potarti in processione il venerdì santo dalla Confraternita del "S.S. Crocifisso Il Ritrovato".
