Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il Centro Diurno Camelot è una struttura terapica dell'Asl di Messina. Situata presso uno dei numerosi edifici della cittadella della salute "Lorenzo Mandalari", presso il quartiere Giostra di Messina, si occupa di curare pazienti affetti da disturbi mentali attraverso l';arte terapia, la musicoterapia, la ludoterapia e l'ippoterapia.

Lo Stretto di Messina, con i suoi colori e il suo paesaggio mozzafiato, è sempre stato al centro degli interessi di pittori e fotografi.  Questi ultimi, in particolar modo, non possono non registrare, tentare di trascrivere sulla pellicola o sul supporto digitale, l’energia cromatica della sua luce, i fenomeni atmosferici del suo cielo. Come in questo scatto di Marco Crupi che documenta uno dei momenti più belli che possono viversi a queste latitudini: l’alba.

Preparato nell’estate del 1933, il cartone faceva parte di un corpus di disegni, bozzetti e piccoli saggi destinati alla valutazione della commissione ministeriale nominata dalla Direzione generale dell’Antichità e delle Belle Arti allo scopo di selezionare il successore di Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860 – Roma 1932), morto durante la realizzazione dei bozzetti per la decorazione musiva del ricostruito duomo di Messina. L’opera, in scala 1:1, era una prova della teoria di Angeli delle Litanie Lauretane che avrebbero dovuto decorare la navata centrale e che, di fatto, furono poi realizzati, solo in parte, da Giulio Bargellini (Firenze 1875 – Roma1936) e Pietro Gaudenzi (Genova 1880 – Anticoli Corrado 1955). 

Il soggetto fa rivivere il senso di positivo disorientamento e fascinazione che il mondo della fantasia gioca nella vita di tutti. Per farlo, si serve di Orlando, ragazzino sognante, costretto a viaggiare in pullman ogni giorno per andare a scuola in città. L’intera narrazione è ricoperta di simbologia. La metropoli rispecchia la grande città ostile, grigia, cupa, metallica e con le sue dimensioni amplificate respinge gli animi più fragili. L’eccesso di strati di vestiti ingombranti di Orlando (sciarpa, cappello, guanti, giubbotto) simboleggiano la moderna “armatura” dietro la quale il piccolo si scherma per affrontare il mondo esterno, cercando riparo e difesa da una modernità dalla quale non si sente accolto e benvoluto.

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