Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Mutamenti della Materia è il nome della mostra tenutasi nel marzo del 2013 al Monte di Pietà di Messina.  Personale vastissima, con più di 140 opere, è da considerarsi un punto d’osservazione privilegiato per comprendere l’estetistica fantasmagorica di Stello Quartarone. Il nome dell’evento si riferisce a tutte le trasformazioni che l’artista ha ottenuto dalla distillazione di catrami, a loro volta derivati dalla decomposizione di sostanze organiche.

Un tempo collocata accanto al Duomo, fu qui ricostruita nel 1931 dopo il sisma del 1908 su progetto di Cesare Bazzani. L’interno a croce greca, è ornato da marmi policromi e colonne e vetrate istoriate. La cupola è stata affrescata dal pittore messinese Adolfo Romano, ed è sormontata da una bella lanterna quadrangolare. Nel tempio sono presenti sette cappelle con altrettanti altari, interessante il campanile a due pani dal quale è possibile ammirare il panorama della città.

La Dogana fu progettata dall’architetto Luigi Lo Cascio che era, in quel periodo, un funzionario del Genio Civile di Messina. L’appalto venne affidato alla Federazione delle Cooperative di Ravenna che diede inizio alla costruzione nel 1912 e la ultimò dopo circa due anni. Il progetto dell’architetto Lo Cascio prevedeva la suddivisione dell’edificio in più blocchi tra loro collegati che avrebbero potuto ottemperare alle necessità del porto al cui servizio era realizzato l’edificio. Il complesso architettonico si articola in una palazzina a due piani nella quale sono localizzati gli uffici, affiancata da altri corpi di fabbrica ad unica elevazione destinati a magazzini.

Nelle due pensiline lato “monte”, Manuela Caruso realizza due ritratti che sono due personali interpretazioni dei leggendari progenitori medievali della città: Mata e Grifone, amanti di un epoca lontana, uniti dall’amore nonostante le differenze etniche e religiose. Seguendo le tracce dei “Giganti”, le due opere di MaCa si caricano di uno speciale, contemporaneo significato. Grifone dalla testa laureata è un fortissimo e attualissimo messaggio contro la discriminazione, mentre la Mata, occidentale e conturbante regina, richiama con il suo sguardo di ghirigori e giravolte il suo amato verso la casa del cuore.

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