PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Lo Stretto di Messina, con i suoi colori e il suo paesaggio mozzafiato, è sempre stato al centro degli interessi di pittori e fotografi. Questi ultimi, in particolar modo, non possono non registrare, tentare di trascrivere sulla pellicola o sul supporto digitale, l’energia cromatica della sua luce, i fenomeni atmosferici del suo cielo. Come in questo scatto di Marco Crupi che documenta uno dei momenti più belli che possono viversi a queste latitudini: l’alba.

Il Borgo S.Leone. sito in prossimità dell’attuale Piazza S.Vincenzo era anch’esso localizzato al di fuori della cinta fortificata ma, come gli altri borghi cittadini fruiva delle agevolazioni fiscali riservate alle aree interne al perimetro fortificato.

Il Conte Ruggero edificò sulla penisola di San Ranieri un grande monastero basiliano dedicato al S.S. Salvatore, la cui giurisdizione ricadeva su numerosi cenobi tra Sicilia e Calabria. L’edificio venne demolito nel 1549 per far posto alla fortezza voluta da Carlo V, e spostato nel luogo ove oggi sorge il Museo Regionale. Distrutto dal sisma, la cattedrale archimandrita fu ricostruita nel suo nuovo sito tra il 1929 – 1933. La chiesa, in stile neoclassico, è sormontata in facciata da una scultura con il "Cristo Salvatore" di Ovidio Sutera. Notevoli, all’interno, i tre altari settecenteschi in marmo a commesso, provenienti da chiese distrutte dal sisma del 1908, e una tavola cinquecentesca con Basilio Magno, recentemente restaurata.

L'isolato 134, lungo la via Risorgimento costituisce una delle sopravvivenze preterremoto della città di Messina. Anche questo si presenta totalmente ricoperto da intonaco così da non manifestare la sua vetustà. Tuttavia la forma e la disposizione delle finestre ne denunciano l'epoca di realizzazione successiva all'adozione del Piano Regolatore Morabello-Spadaro-Benincasa che pianificava tutta l'area a sud di Piazza Cairoli.
