![Ernesto Lombardo: Il declino dei miti - il volo, 1992, olio su tela, 120 x 140 cm.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/2_8.jpg?itok=u6WHUQSH)
![Ernesto Lombardo: Il declino dei miti - il volo, 1992, olio su tela, 120 x 140 cm.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/2_8.jpg?itok=u6WHUQSH)
Il mito è il fulcro tematico dell’opera di Ernesto Lombardo. Il suo sguardo epico elegiaco mette in scena un teatro d’immagini simboliche, allusive, oniriche che riportano in vita l’antico patrimonio di culture e racconti contestualizzandolo sottilmente all’interno di una consapevolezza contemporanea. E’ il caso del Declino dei miti cui fa parte in In volo, icona sognante di un tramonto culturale che non rinuncia all’ultimo, struggente, salto.
![dolfo Romano: Passando, 1929, olio su tela, 110 x 77 cm, collezione privata.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/1_8.jpg?itok=FlzdA8i_)
La tela fu esposta alla Prima Mostra Sindacale Interprovinciale di Palermo del maggio del 1929 insieme a la Tortorella di De Pasquale. La mostra palermitana è ritenuta seconda sola alla prima organizzata dal Sindacato toscano nel 1927, tuttavia bisogna ricordare che precoci avvisaglie di questa adesione al corporativismo voluto dal fascismo, si erano avute a Messina già nel 1923, quando Romano e Schmiedt fondarono il circolo artistico “Antonello” promuovendo mostre ed eventi.
![Piero Serboli: Venere feconda, 2004, olio e tecnica mista, 150 x 52 cm.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/IMG_0002_10.jpg?itok=o88vPZRc)
L’opera appartiene al gruppo edito da Magika sul catalogo Alma Venus, debitamente corredato dagli ottimi interventi critici di Giampaolo Chillè, Fiorella Nicosia e Katia Giannetto. La pubblicazione ha il grande merito di registrare una delle più pregnanti operazioni di Serboli e di inserirle dentro il discorso più ampio e dettagliato della sua poetica.
![Salvatore De Pasquale: La Tortorella, 1929 c.a.,olio su tavola, 49 x 39, 4 cm, Provincia Regionale di Messina.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/20150219_130623.jpg?itok=gslKXFJY)
L’opera, conservata nelle collezioni della Provincia Regionale di Messina, era ritenuta dispersa. Nel 2008, lo storico d’arte Luigi Giacobbe con un articolo sulla rivista Karta, inquadra questa tavola dipinta a olio all’interno della produzione, ancora poco conosciuta, di Salvatore De Pasquale. Presentata nel 1929 alla II Mostra d’arte del sindacato fascista delle arti a Palermo, insieme con altri due dipinti e un’incisione, La Tortorella meritò la allora rara, riproduzione fotografica sul catalogo dell’esposizione.
![Daniele Schmiedt: Operai che si lavano, 1933, olio su compensato, 67 x 65 cm.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/IMG_0004_4.jpg?itok=qgcy_Lum)
Dal 1933 al 1938 Daniele Schmiedt si dedica al tema del lavoro una ricca serie di opere. Nel dicembre dello stesso anno Sironi, Campigli, Carrà e Funi firmeranno il Manifesto della pittura murale sulle pagine de La Colonna, ratificando quello che, di fatto, le loro ricerche avevano già maturato. Ricerche possibili perché dovute al ritorno, fortemente voluto dal fascismo, di un’arte pubblica, propagandistica e celebrativa.
![Giuseppe Migneco: Ragazzi sotto il fico, 1939, olio su tela, 40 x 50 cm, Collezione Serena Verdini, Firenze](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/IMG_thumb.jpg?itok=0cIAjOxg)
L’opera appartiene alla prima stagione creativa del pittore, e ne è sicuramente uno dei prodotti migliori. Presentata alla seconda mostra di Corrente (1939), la tela rappresenta lo stile peculiare del giovane Migneco. Il quadro è impostato su un colore dalla grafia corsiva, vangoghiana, e su un’acida tonalità di gialli e verdi che il pittore modula in una particolare stesura vibrante e tormentata.
![Simone Caliò: H 08:05 PM, 2014, olio su tela, 50 x 50 cm.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/3_4.jpg?itok=3NNGiXmr)
L’opera appartiene alla mostra Mare al Quadrato curata da Katia Giannetto alla Messina Art Gallery di Messina (4 - 20 dicembre 2014). Vero e proprio progetto seriale, Mare al quadrato è una collezione di oggetti pittorici che, seguendo il principio impressionista inaugurato da Monet con le trentuno tele sulla Cattedrale di Rouen (1892 – 1894), indaga la luce e i colori del mare a differenti ore del giorno.
![Pietro Mantilla: Annunciazione, 1987, olio su tela, 203 x 147 cm.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/IMG_0001_4.jpg?itok=cB8Jlcp5)
L’opera realizzata, nella seconda metà degli anni 80, appartiene a quello che Teresa Pugliatti definisce il periodo blu, picassiano, di Mantilla (Pugliatti 2009). Periodo organico soprattutto per la luce lunare dei suoi quadri e la generale atmosfera notturna dei suoi interni, che, di fatto, conserveranno, pur nelle mutazioni tonali e cromatiche, una medesima tensione durante tutta la sua carriera.