![](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/is%20183_0.jpg?itok=9B50ykdm)
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
Si tratta di un toponimo anteriore al 1908, usato per indicare un luogo di incontro e ozio tra i marinai e i lavoratori del porto.
![Antonello da Messina: Ritratto di ignoto marinaio, 1476.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/260px-Antonello_da_Messina_080.jpg?itok=jBm_yw3m)
La storia del complesso residenziale Casa Nostra è probabilmente tra le esperienze più paradigmatiche della storia urbana e sociale della città di Messina. Sorto sulle colline del quartiere Giostra, periferia popolare della città, l’insediamento, costruito negli anni ’80, è stato sgomberato nel 1993, a pochi anni dall’inaugurazione (1985). Una frana, infatti, ha costretto le famiglie che abitavano tredici palazzine del complesso a lasciare le proprie case, ancora soggette a mutui e prestiti, creando un vero e proprio deserto urbanistico.
![Il sole realizzato dal laboratorio Ri.CreiAmo Casa Nostra](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/11760060_1879350115622886_2535607096955727771_n_0.jpg?itok=60-Ed27v)
Il terzo comparto bis dell’isolato 307 del piano regolatore della città di Messina fu realizzato sul progetto dell’architetto ingegnere Giovanni Donato che si fece promotore, insieme all’avvocato Macrì-Pellizzeri, per ottenere l’assegnazione dell’area di uno dei comparti dell’isolato 307. L’edificio risulta caratterizzato da una ricca decorazione che ne scandisce i prospetti secondo una configurazione formale ben determinata.
![](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/2013_09_07_0166.jpg?itok=Z7-zbS1R)
L’opera appartiene alla prima fase dell’attività di Vanadia, quando, proprio nel 1951 egli esordì con la prima personale alla libreria dell’O.S.P.E. Non è possibile stabilire con certezza se quest’opera fosse in mostra in quell’occasione (Buda 2011) tuttavia il quadretto è l’espressione di un’esperienza artistica che ha abbandonato l’atmosfera ludica dei primi esperimenti per un tono espressivo drammatico e pensoso, privo di qualsiasi riferimento stilistico o derivazione. E’ un’opera spontanea, carica delle ansie e dei ricordi di una stagione difficile e insieme carica di attese che di lì a poco fiorirà nell’attività del pittore insegnante e nell’Italia della Ricostruzione.
![Giuseppe Vanadia: Macerie, olio su faesite, 49, 5 x 39, 5 cm, 1951.](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/IMG_0001.jpg?itok=a5SH-ju2)