Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La struttura è stata inaugurata nel luglio 2014 e propone una mostra permanente riservata ai periodi storici 1900-1935 e 1935-1945, un percorso tra pannelli descrittivi, copricapo, elmetti, uniformi, armi, bossoli, munizioni e maschere antigas, una raccolta di reperti pregiati appartenenti all’esercito italiano, inglese, americano e tedesco, forniti da collezionisti, appassionati, storici e che raccontano le due guerre mondiali, le campagne d’Africa e lo sbarco in Sicilia degli anglo-americani.

Le Quattro Fontane, cui in sito sopravvivono solo due esemplari, erano addossate ai quattro angoli dell' incrocio di Via Austria, oggi via I settembre, e via Cardines. Furono ideate dall'architetto romano Giacomo Calcagni, ma la loro realizzazione coinvolse artisti diversi in un lungo lasso di tempo. La prima fontana fu realizzata nel 1666 dallo scultore toscano Innocenzo Mangani, una seconda fu realizzata nel 1714 da Ignazio Buceti, mentre le altre due furono scolpite nel 1742 da due artefici anonimi. Le fontane erano identiche, tranne per quella scolpita dal Buceti, che era sormontata dallo stemma dei Savoia, all'epoca reggenti nell' Isola. Le fontane non erano più attive già prima del terremoto del 1908, dopo il quale due di esse furono ricollocate nella spianata del Museo Regionale.

La Porta Real Basso, da C.D.Gallo detta Porta della Grazia per la prossimità al monastero di S.Maria della Grazia e Convento dei Padri Teresiani Scalzi, era raggiunta dalla via che permetteva di raggiungere la riviera nord fino ai laghi di Ganzirri. La porta che si apriva sulla cortina muraria che congiungeva il Bastione S.Vincenzo al Forte Real Basso risultava da questo protetta.

Tra il XI e il XII secolo la Sicilia fu al centro di una straordinaria fioritura economica sociale e culturale, grazie al lungimirante e tollerante governo dei Normanni che seppero unire arabi, ebrei, cristiani latini e greci in un unico fiorente e pacifico regno. Le due pensiline di Tofi, direzione Nord, raccontano con piglio originale e una grafica accattivante i personaggi e simboli di quell’epoca lontana.

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