PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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A pianta rettangole, con curve agli angoli, la struttura appare nelle stampe militari della prima metà dell’Ottocento. Attivo durante la rivolta anti spagnola, fu teatro di diversi importanti appuntamenti militari, come lo sbarco degli spagnoli nel 1734 nell’ambito delle operazioni per la riconquista della Sicilia. Armato di nuove artiglierie e rafforzato durante la prima metà dell’Ottocento, fu dismesso nel 1866. Oggi su di esso vi sorge una villa in stile eclettico.
L'opera fu commissionata dal Comune di Messina allo scultore Giuseppe Prinzi che la realizzò nel 1857. La figura femminile con la mano destra tiene il rotolo con il privilegio assegnato, mentre con la sinistra si appoggia al timone alla cui base vi è una cornucopia, simbolo di ricchezza e opulenza. La scultura fu realizzata per ringraziare il re Ferdinando II per l’ampliamento del porto franco messinese. Prima del sisma del 1908 era collocata nel Palazzo Municipale, dopo il terremoto venne posta, semidistrutta, sulla spianata del Museo, per essere ricollocata a Largo Minutoli nel 1973.
Il Bastione di S. Barbara, speculare rispetto al bastione dei Gentilmeni, si configurava come il migliore sfruttamento della naturale orografia della città utilizzando i torrenti come fossati ed utilizzando i rilievi per allocarvi i forti a difesa della città, difesi a loro volta dai fortilizi esterni alla cinta del Castellaccio e di Forte Gonzaga.
Approdato alla miniserie fin dal primo numero, contribuisce attivamente a crearne lo stile. Riprendendo dai comics americani soprattutto l’impostazione e la composizione della "gabbia" della pagina, notoriamente più libera, costruisce queste vignette con angoli non necessariamente retti, ispirandosi ai layout inventivi e dinamici dell'artista Mike Deodato Jr.





