Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

L’isolato 311 del piano regolatore di Messina è occupato in parte da un edificio attribuito a Gino Coppedè a causa degli intonaci decorativi che ne ricoprono le superfici. Anche se lo stato di degrado non permette di apprezzare appieno le caratteristiche di questo edificio ciò che si conserva consente di formulare un giudizio sulla complessità dei disegni e sulle capacità tecniche delle maestranze.

In un surreale quanto paradossale ossimoro, settimanalmente, spesso anche contemporaneamente, sulle banchine del porto di Messina sbarcano i turisti croceristi e i migranti salvati nel Mediterraneo dalle grigie navi delle Marine Militari europee. Al centro di questo mare, la Sicilia vive da millenni i flussi migratori e le dominazioni che hanno plasmato la sua storia e la sua cultura. Milioni di siciliani hanno lasciato questa terra tra XIX e XX secolo, in una diaspora che oggi il canotto e il piccolo transatlantico di Daniele Battaglia ricordano assai bene in una comune quanto esplicita iconografia sociale.

Nella mitologia greca Kronos era un titano figlio di Gea (Terra) e Urano (Cielo). Grazie alla falce datagli dalla madre, Kronos evirò Urano, riuscendo a liberare se stesso e i suoi dodici fratelli che non erano stati dati alla luce a causa del padre. Il mito si lega alla città di Messina perché il suo nome greco era appunto quello di Zancle, falce in italiano, a causa della particolare forma del porto naturale. In questa pensilina Laura Pittaccio rappresenta il mito concentrandosi sulla figura di Gea, eroina dallo sguardo furbo che brandendo la falce sembra pronta a sviluppare il suo piano contro il mostruoso Urano dalla bocca sdentata.

Il volume, frutto di tre anni di ricerca, è un saggio che indaga il processo di fantasia nel disegno di architettura, inteso come il potenziale sviluppo ideativo che permette di vedere cose e luoghi non ancora esistenti. Per meglio evidenziare la natura di questo meccanismo mentale, costantemente in fieri, il libro adopera la materia intangibile delle architetture fantastiche del fumetto che, private di qualsivoglia limite immaginativo, consentono di muoversi dentro una linea mediana di sicurezza, equidistante dall’ architettura ufficiale e dall’ambito disciplinare del disegno. L’approfondimento di temi riguardanti l’inventiva, l’effimero, l’irragionevole, produce un’analisi e una sintesi capaci di individuare gli elementi salienti di queste architetture, ovvero: gli archetipi principali, la sintassi e la comprensione semiotica della grafica basilare.

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